Libero
DIGITAL LIFE

Digital Services Act: cosa cambia da domani per le piattaforme digitali

Entrerà in vigore da domani il Digital Services Act, che tutela i dati personali dei cittadini europei che utilizzano le piattaforme online di grandi dimensioni

Pubblicato:

europa dma dsa Fonte foto: Shutterstock

Il Digital Services Act (DSA), la normativa europea che tutela i dati personali dei cittadini europei che utilizzano “piattaforme online di dimensioni molto grandi” (VLOP: Very Large Online Platform), entrerà in vigore il 25 agosto e tra le prime aziende a dover fare i conti con questa novità ci sono WhatsApp, Facebook e Instagram, che hanno già sviluppato nuove soluzioni per garantire una maggiore trasparenza agli utenti e una user experience personalizzabile.

DSA, cosa cambia per gli utenti di Meta

In alcune recenti dichiarazioni di Meta, si legge chiaramente che l’azienda dietro WhatsApp, Facebook e Instagram ha lavorato duramente per adattare i propri servizi al DSA, aumentando la trasparenza sul funzionamento delle piattaforme e sviluppare nuove soluzioni in grado di ottemperare completamente a questa nuova normativa.

Tra le novità più importanti quelle che riguardano le opzioni di personalizzazione della user experience di Facebook e Instagram, con gli utenti che potranno decidere di non ricevere più annunci personalizzati. Questo, naturalmente, porterà un grande cambiamento per il feed di questi social con Reels, Stories e la scheda Cerca che verranno indicizzati in ordine cronologico e non più in base ai contenuti ritenuti di tendenza dagli algoritmi. I post visualizzati, dunque, andranno dal più recente a quello meno recente e, naturalmente, interesseranno solamente gli account seguiti.

Altre grandi novità anche per la Libreria annunci dove faranno la loro comparsa anche i vari parametri di targeting utilizzati, come ad esempio l’età, il sesso, la posizione geografica e altre informazioni più o meno specifiche. Queste indicazioni saranno pubbliche e gli utenti potranno consultarle ogni volta che vogliono, per cercare di comprendere meglio perché visualizzano una determinata sponsorizzata e come funziona il sistema di advertising di Meta. Sempre in tema di trasparenza, l’azienda di Mark Zuckerberg ha rilasciato anche delle schede informative, che spiegano le modalità di classificazione da parte dell’intelligenza artificiale di tutti i contenuti pubblicati sui Facebook e Instagram.

Anche WhatsApp ha cambiato l’Informativa sulla privacy per specificare nuove modalità di trattamento dei dati dell’utente, al fine di migliorare il servizio e intervenire efficacemente contro comportamenti ritenuti impropri.

DSA, le misure delle altre piattaforme

Tutte le varie VLOP che operano in Europa stanno sviluppando soluzioni simili per continuare ad operare nel pieno rispetto del DSA. TikTok ha optato per nuove modalità di segnalazione dei contenuti, inclusi gli annunci (che non saranno visualizzati dagli utenti fino a 17 anni), ritenuti “controversi”. La piattaforma ha anche addestrato un nuovo team di moderatori che si occuperà di controllare gli annunci e di aiutare chi riceve la segnalazione di capire quali sono i motivi di tale provvedimento. Inoltre, gli iscritti alla piattaforma potranno disabilitare i suggerimenti dei video in base alla cronologia delle visualizzazioni.

Su Snapchat le limitazioni colpiranno gli inserzionisti che non potranno creare annunci personalizzati riservati ai minorenni, promettendo anche una maggiore trasparenza sull’utilizzo dei dati privati. Wikipedia, ha introdotto diverse novità per proteggere le informazioni sugli utenti e sui contenuti ritenuti sensibili, specificando che i cambiamenti interesseranno tutto il mondo e non solo l’UE.