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Materie prime, l'Italia tra i 47 progetti selezionati dall'Ue: la mappa dei giacimenti finanziati

La Commissione Europea ha approvato 47 nuovi progetti strategici per l'estrazione di materie prime, coinvolta anche l'Italia: ecco la mappa dei giacimenti.

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materie prime in Italia Fonte foto: iStock

Nel contesto della crescente necessità di garantire un approvvigionamento sicuro e diversificato di materie prime essenziali per la transizione verde e digitale, la Commissione Europea ha recentemente adottato la lista dei primi 47 Progetti Strategici per potenziare la capacità dell’Europa di estrarre, lavorare e riciclare le materie prime strategiche.

Si tratta di un passo fondamentale nell’attuazione della Critical Raw Materials Act (CRMA), che si propone di garantire entro il 2030 una produzione interna dell’Unione Europea che soddisfi il 10% della domanda di estrazione, il 40% di quella di lavorazione e il 25% di quella di riciclaggio delle materie prime strategiche. L’Italia è stata selezionata per ospitare una parte di questi progetti, confermando il suo ruolo chiave nella catena del valore delle materie prime europee.

Materie prime critiche in Europa, i progetti avviati

I 47 progetti strategici, distribuiti in 13 Stati membri dell’UE, coprono vari settori della catena di valore delle materie prime. Nel dettaglio:

  • 25 progetti riguardano l’estrazione;
  • 24 la lavorazione;
  • 10 il riciclaggio;
  • 2 la sostituzione delle materie prime.

Tra le materie prime coinvolte ci sono litio, nichel, cobalto, grafite, manganese, magnesio e tungsteno, tutte essenziali per settori cruciali come la produzione di batterie, la difesa e l’industria aerospaziale. Questi progetti rappresentano una pietra miliare per l’Europa, che mira a ridurre la propria dipendenza da fonti esterne e a rafforzare la sua competitività.

I progetti strategici selezionati dall’UE sono parte di un investimento complessivo che ammonta a 22,5 miliardi di euro, con il sostegno coordinato di istituzioni europee, nazionali e finanziarie. L’Italia, con la sua tradizione mineraria e il potenziale geologico, si inserisce in questo panorama europeo

In particolare, il nostro Paese ha un ruolo centrale, con alcuni dei progetti strategici più significativi legati all’estrazione e alla lavorazione del litio, risorsa fondamentale per la produzione di batterie per veicoli elettrici. Le regioni italiane, sono già al centro dell’interesse per la presenza di giacimenti di litio, il cui sfruttamento contribuirà non solo alla transizione verde, ma anche alla creazione di posti di lavoro qualificati e all’innovazione tecnologica.

Mappa materie prime critiche in Italia

Quindi, sebbene i dettagli specifici sulle città italiane coinvolte dai progetti UE non siano ancora stati rivelati completamente, è plausibile che le aree con giacimenti di litio, come quelle della Sardegna, abbiano un ruolo significativo nei progetti di estrazione. Inoltre, da una prima mappa fornita dalla Commissione, tra  le regioni italiane che sono segnate con progetti strategici per l’UE ci sono:

  • Lombardia per i progetti relativi a Litio (Li) Rame (Cu), Metallo, Nichel (Ni), Cobalto (Co);
  • Piemonte, Toscana, Lazio per il Litio (Li);
  • Sardegna per il Rame (Cu), Nichel (Ni), PGMs – Platinum Group Metals (Metalli del Gruppo del Platino), Cobalto (Co),  REES – Rare Earth Elements (Terre Rare);
  • Puglia per il Litio (Li), Rame (Cu), Nichel (Ni), Cobalto (Co).

Questi progetti non solo sosterranno la transizione verde e digitale ma, per quanto riguarda l’Italia, potranno giovare anche alle imprese locali, che potranno avvantaggiarsi di un quadro normativo più chiaro e di investimenti diretti in infrastrutture moderne e sostenibili.

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