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SCIENZA

Mistero su una spiaggia italiana: un ritrovamento rarissimo

Il pesce nastro perfettamente intatto che è stato trovato in una spiaggia siciliana ha fatto scattare l'allarme sul cambiamento climatico

Spiaggia, ritrovato pesce nastro Fonte foto: Wiki Commons

Un nome romantico e ora anche una particolarità più unica che rara. La spiaggia di Marinella di Selinunte è una delle più apprezzate della provincia di Trapani e ha avuto ancor più risonanza negli ultimi giorni per la scoperta di una specie rarissima di pesce. Il nome scientifico è piuttosto complicato, Trachipterus trachypterus, mentre quello più comune fa intuire qualcosa.

Questo animale, infatti, è noto anche come pesce nastro, abituato a nuotare tra i 100 e i 600 metri di profondità, con il tipico corpo allungato che ricorda appunto un nastro. Ormai anche i pesci estinti riappaiono improvvisamente, ma il fascino della specie in questione sta nel fatto che non dovrebbe trovarsi mai a riva.

Sembra che a metterci lo zampino sia stato, per l’ennesima volta tanto per cambiare, il cambiamento climatico. Un bagnante si è imbattuto nello strano pesce proprio mentre era in spiaggia e ha fatto intervenire del personale esperto per fornire al pesce nastro l’assistenza necessaria. Marinella di Selinunte è amata soprattutto per il suo mare limpido e la sabbia finissima, una meta imprescindibile per chi ama lo snorkeling. Non si sono registrati altri casi in passato di un esemplare del genere a riva, segno che l’episodio dovrà essere approfondito con la massima attenzione nei prossimi mesi.

La prima comparsa in assoluto

Di pesci strani ne esistono tantissimi in tutto il mondo, il pesce nastro invece avrebbe forse fatto volentieri a meno di tanta notorietà improvvisa. Oltre alla presenza inusuale sulla spiaggia, gli esperti sono a rimasti a bocca aperta per il fatto che fosse intatto. L’abitudine alle profondità non ha influito su questa “escursione” non prevista, nonostante l’animale si nutra soprattutto di molluschi e altri pesci di piccole dimensioni. Tra l’altro, è molto “affezionato” al nostro pianeta, visto che la sua prima comparsa in assoluto risale al Pliocene, per la precisione fra i 5,3 2,5 milioni di anni fa. Già nel 2001, comunque, ha avuto gli onori della ribalta.

Imitatori di meduse

Oltre due decenni fa, infatti, un fossile di pesce nastro è stato trovato in provincia di Firenze, nello specifico in alcuni sedimenti di argilla. Gli archeologi stanno analizzando il reperto da 21 anni ormai e ancora non sono riusciti a chiarire alcuni dubbi sul pesce in questione. Gli esemplari attuali possono arrivare fino a una lunghezza di tre metri e sono soprattutto i più giovani a stupire a livello naturalistico perché capaci di imitare le meduse quando si tratta di allontanare i predatori più pericolosi che mettono a rischio la loro sopravvivenza.

Tornando invece a parlare della spiaggia di Marinella di Selinunte, fa parte di una delle riserve naturalistiche più apprezzate della zona. Il nome “Selinunte” si riferisce a una antica città che si trova nella parte Sud-Ovest della Sicilia, in quella che oggi è appunto la provincia di Trapani. Le rovine possono essere ancora ammirate nel territorio comunale di Castelvetrano, per farsi un’idea di quello che era la località in passato. C’è da scommettere che il ritrovamento del pesce nastro non farà che aumentare il numero di visitatori, in particolare coloro che sono appassionati di questi esemplari così curiosi.