Strani animali chiamati pirosomi invadono le spiagge mentre il Pacifico si riscalda
La California è alle prese con uno stravolgimento dell'habitat marino. Invasione di pirosomi a causa delle ondate di calore
I cambiamenti climatici stanno stravolgendo profondamente la vita marina. Un nuovo studio ha di fatto evidenziato l’effetto domino che sta travolgendo gli ecosistemi marini. Alcune specie beneficiano dell’oceano che va surriscaldandosi, mentre altre faticano tremendamente e sono a serio rischio.
Ondate di calore
Nei nostri oceani le onde di calore sono sempre più intense, il che manda in tilt numerose specie marine. L’impatto riguarda ogni elemento sotto la superficie dell’acqua, dal plancton ai pesci (di tantissime razze differenti).
I ricercatori del NOAA Fisheries (Northwest Fisheries Science Center and Pacific Islands Fisheries Science Center), insieme con l’Università dell’Oregon, hanno sfruttato dei modelli di ecosistemi per riuscire a esaminare nel dettaglio le conseguenze di queste onde di calore tremende, con sguardo rivolto nello specifico sulla corrente in California del nord.
In quest’area sono stati registrati degli sbalzi di temperatura notevole fin dal 2013, con una certa periodicità. A un innalzamento generale si sono unite delle vere e proprie ondate, ovvero dei picchi improvvisi e terrificanti per l’ecosistema marino. Qualcosa che ha ovviamente un netto impatto anche sull’industria della pesca.
Questo processo ha comportato dei cambiamenti evidenti nell’abbondanza e distribuzione delle specie marine locali. C’è stato un danno chiaro per i pescherecci e un declino nell’attività a essi connessa. Come se non bastasse, sono state evidenziate delle vere e proprie ondate di morte, ovvero in determinate aree sono stati rilevati pesci incapaci di adattarsi alle temperature elevate per un prolungato periodo.
L’invasione dei pirosomi
Come detto, però, se alcune specie sono decedute o diminuite notevolmente in numero, altre hanno beneficiato in maniera estrema di questa nuova condizione. Parliamo ad esempio dei pirosomi, il cui numero è aumentato enormemente. Si tratta di creature gelatinose, che prosperano e invadono le spiagge del Pacifico, a differenza di altri pesci ormai introvabili, dato lo scarso numero, o defunti.
Questo tipo di studio è di fondamentale importanza, non soltanto per l’area specifica nella quale si sviluppa. Se potessimo comprendere al meglio gli effetti sul largo spettro delle ondate di calore nell’ecosistema marino, potremmo lavorare in maniera più efficace a una risposta adattiva, per il bene di animali ed esseri umani.
La ricerca ha evidenziato come le ondate di calore sottomarine abbiano un impatto negativo soprattutto sulle specie in cima alla catena alimentare. È chiaro, dunque, come tutto ciò abbia conseguenze enormi sull’industria. Come se non bastasse, ne risultano colpiti anche tipi già risultanti in grave pericolo, come i salmoni.
I pirosomi, e altre specie gelatinose simili, si sono così ritrovati a dominare l’area, un tempo molto più varia. Per quanto riguarda il plancton e i piccoli crostacei, si tratta delle specie che hanno subito i maggiori cambiamenti nella biomassa e nel flusso energetico.
I pirosomi sono invece divenuti i principali consumatori di energia di livello trofico inferiore. Ciò potrebbe essere connesso anche alla netta riduzione del krill. Lo spostamento del flusso energetico, però, non si è trasferito ai livelli trofici superiori. Un vero e proprio dominio per i pirosomi, dunque, anche grazie al fatto che i predatori, come i salmoni appunto, non se ne cibano.
Ecco le parole della ricercatrice del NOAA, Lisa Crozier: “I pirosomi consumano gli animali alla base della rete alimentare. Ciò blocca l’energia. Sottraggono al sistema l’energia di cui i predatori necessitano”.