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Quali sono i formati audio più diffusi

Sono decine i file audio che possiamo utilizzare per convertire un brano, ma quelli veramente utili si contano sulle dita di una mano: ecco quali sono

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Quali sono i formati audio più diffusi Fonte foto: Shutterstock

Quando pensiamo a un file audio alla maggior parte di noi viene subito in mente l’MP3. Sicuramente si tratta di uno dei formati audio più famosi, ma non è il solo. Vediamo quali sono i formati audio più diffusi e le loro differenze d’uso. E quali dovremo scegliere in base alle nostre esigenze.

Esistono diverse categorie di file audio. In primis abbiamo i formati definiti come non compressi. La parola stessa definisce questa sezione di file. In questo caso, infatti, le onde sonore che sono state catturate vengono convertite in formato digitale senza alcuna ulteriore elaborazione. In cosa si traduce tutto questo? In file molto pesanti da salvare e che occupano parecchio spazio. Per creare dei file audio più facili da salvare e meno pesanti sono stati poi creati i formati con compressione dati con perdita. Questi sacrificano un po’ di qualità a favore del poco spazio d’archiviazione richiesto.

Per rimediare anche a questo difetto, ovvero la perdita di qualità a favore della grandezza dei file, sono stati creati dei formati audio compressi senza perdita di dati. Ovviamente non saranno dei file piccoli come la compressione con perdita però saranno comunque più piccoli dei non compressi. Va detto però che questo tipo di formati non sono molto usati se non in casi specifici.

PCM

PCM è il formato audio più comune e usato sui CD e i DVD che abbiamo in casa. È la conversione fedele dell’audio analogico all’interno di un file digitale. Non a caso stiamo parlando di un formato audio non compresso. Ricordiamo che i suoni analogici esistono come forme d’onda, e per convertire un’onda sonora in bit digitali il suono deve essere campionato e registrato a determinati intervalli.

WAV

WAV sta per Waveform Audio File Format (un tempo veniva etichettato anche come Audio per Windows, ma ora non più). È uno standard che è stato sviluppato da Microsoft e IBM nel 1991. I file WAV possono contenere formati audio compressi e non compressi. Ma nella maggior parte dei casi vengono usati per quelli non compressi. Nonostante sia stato pensato per Windows può essere tranquillamente aperto anche con un Mac.

MP3

Questo è sicuramente il formato audio più famoso. È stato rilasciato nel 1993 e negli anni ha incrementato il suo successo grazie all’abbinata con i brani musicali. Perché sono così usati? Semplice, si tratta di file con compressione con perdita di dati e i file generati sono talmente piccoli da garantire alle persone di creare una libreria musicale senza la necessità di troppo spazio d’archiviazione. E la qualità? È molto inferiore rispetto ad altri formati ma l’orecchio umano non sempre riesce a percepire in maniera significativa la differenza. MP3 inoltre è un file universale. Si può trovare su smartphone, computer, smart TV, tablet e moltissimi altri apparecchi elettronici.

WMA

WMA sta per Windows Media Audio. È stato rilasciato per la prima volta nel 1999 e ha attraversato diverse evoluzioni da allora, sempre mantenendo lo stesso nome. Come si può facilmente intuire è un formato audio creato da Microsoft. Fu pensato per sostituire gli MP3. Purtroppo sono pochissime piattaforme che lo supportano e perciò non è mai riuscito a mettere in difficoltà il predominio dell’MP3.

OGG

OGG non è un vero e proprio formato audio con compressione. Potremo definirlo come un contenitore multimediale polivalente. È in grado di contenere tutti i tipi di formati audio, ma è comunemente usato per contenere i file Vorbis. Si tratta di uno dei file più performanti nel riuscire a diminuire le dimensioni senza perdere in qualità.

FLAC

FLAC sta per Free Codec Lossless Audio. È un formato compresso senza perdita di dati creato nel 2001. Un file FLAC può essere compresso fino al 60% della sua dimensione iniziale senza minimamente perdere in qualità del suono. Inoltre si tratta di un formato open-source. Per questo motivo è supportato nella maggior parte dei programmi e dispositivi. Si tratta della migliore alternativa di qualità agli MP3.

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