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SCIENZA

Questa mummia sta ossessionando tutti: ma cos'è? Il mistero della "sirena"

Per anni gli scienziati ne sono stati ossessionati, ma ora la vera natura della "sirena mummificata" è stata rivelata: ciò che è emerso ha del sorprendente.

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Per molto tempo, gli scienziati hanno cercato di capire quali fossero le origini della misteriosa “mummia Enjuin”, una creatura bizzarra dall’aspetto di sirena, ritrovata in un tempio giapponese e venerata per la sua presunta natura divina. Finalmente alcuni esperti sono riusciti a condurre dei test su questa mummia così particolare, e ciò che ne è emerso ha davvero del sorprendente.

Che cos’è la “mummia Enjuin”

Una strana creatura mummificata è stata custodita in una teca di vetro all’interno di un tempio giapponese situato nella città di Asakuchi: vi si trovava da oltre 40 anni, ma le sue origini non erano mai state chiarite del tutto. La “mummia Enjuin” aveva con sé un bigliettino in cui veniva spiegata la sua natura: secondo le informazioni che vi erano riportate, si sarebbe trattato di una sirena catturata da una rete al largo di Tosa, nella prima metà del ‘700. Considerata una creatura divina, è stata venerata per lungo tempo ed è stata oggetto di molte preghiere anche in questi ultimi anni di pandemia.

Ma qual è la vera natura di questa mummia così particolare? Gli scienziati avevano ipotizzato che fosse costituita dall’unione della parte superiore di una scimmia e da quella inferiore di un salmone. Solo lo scorso anno, finalmente, alcuni esperti hanno potuto effettuare dei test sulla “sirena” e fare così luce sulla sua origine. Un team di studiosi dell’Università della Scienza e delle Arti di Kurashiki ha scoperto che in realtà si tratta solamente di un fantoccio, formato da parti animali e materiali inorganici.

La vera natura della sirena mummificata

Circa un anno fa, il sommo sacerdote del tempio Hiroyoshi Kusuda ha consegnato la “mummia Enjuin” agli esperti affinché la studiassero a fondo. Grazie ad esami quali raggi X, datazione al radiocarbonio, TAC e analisi del DNA, finalmente si è scoperto che cosa è davvero la misteriosa “sirena mummificata”. La parte superiore è principalmente costituita di carta e stoffa, oltre ad un’imbottitura di cotone e una copertura fatta di una sostanza simile al gesso. La parte inferiore è invece caratterizzata da presenza di materiale organico, soprattutto pinne di diversi pesci.

L’intera mummia è poi ricoperta di pelle derivante dal pesce palla (usata probabilmente per darle l’aspetto di una creatura marina) e di una peluria di origine mammifera, mentre le unghie sono state realizzate con cheratina di altri animali. Insomma, le analisi parlano chiaro: non ci troviamo di fronte ad una vera “sirena”, bensì ad un pupazzo creato abilmente da qualcuno che aveva ottime capacità artigianali. D’altra parte, lo studio approfondito ha confermato che la creatura risale al ‘700 ed è probabilmente opera di un pescatore burlone che aveva pensato di fare uno scherzo, il quale era poi stato preso fin troppo sul serio.

Non è la prima volta che vengono trovate mummie simili, e già più volte in passato gli scienziati erano riusciti a “smascherare” dei fantocci molto ben congegnati. Nell’800, fece particolarmente scalpore la “sirena delle Fiji”, un bizzarro esemplare mostrato al pubblico dal celebre circense P.T. Barnum. Si trattava in realtà di una creatura realizzata unendo il corpo di una scimmia all’estremità inferiore di un pesce. Sarebbe stata creata da un pescatore giapponese e sarebbe poi passata di mano in mano, fin quando gli esperti non riuscirono a capire quale fosse la sua vera natura.

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