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Hanno scoperto una nuova specie di lucertola dalle incredibili capacità

Scoperta una nuova lucertola drago in Laos. Le sue capacità mimetiche sono sorprendenti: invisibile a occhio nudo

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Scoperta nuova specia di lucertola drago Fonte foto: Studio pubblicato su ZOOLOGICAL RESEARCH. Photographs by Santi Xayyasith

Il mondo animale riserva sempre incredibili sorprese e, quando crediamo di saperne abbastanza, ecco la scoperta di una lucertola drago in grado di mimetizzarsi in maniera a dir poco eccellente. In assenza di movimento, è quasi impossibile rendersi conto della sua presenza. Il tutto è avvenuto su un massiccio calcareo in Laos, dove queste lucertole sono solite riposare, al sicuro da possibili predatori grazie alle doti straordinarie che vantano.

La scoperta della nuova lucertola drago

Nel Laos centrale, dei ricercatori hanno scoperto una nuova specie di lucertola drago, la cui caratteristica cardine è una mimesi straordinaria con l’ambiente circostante. A occhio nudo è quasi impossibile avvistarla, quando è ferma. Nel suo habitat naturale, infatti, riesce a mimetizzarsi in maniera eccellente tra le rocce.

Una nuova specie a tutti gli effetti, con i ricercatori che hanno scelto per lei il nome scientifico di Laodracon carsticola. Appartiene a un genere nuovo di Agamidi, ovvero una famiglia di lucertole del Sud Est asiatico, alle quali spesso ci si riferisce come “draghi”.

Il perché è presto spiegato, dal momento che l’aspetto di alcuni di questi rettili ricorda chiaramente quello delle creature immaginarie presenti in innumerevoli libri. Non soltanto un nome scientifico e difficile da ricordare, però. Come in ogni caso di scoperta di una nuova specie, spazio anche a una denominazione più comune, che in questo caso è: drago carsico Khammouan, in riferimento alla provincia del Laos in cui è stato scoperto.

Le caratteristiche della nuova specie

A scoprire e descrivere nel dettaglio la nuova specie di lucertola drago è stato un team di ricerca internazionale, con alla guida scienziati dell’Università Nazionale del Laos e del Centro tecnologico e di ricerca tropicale russo-vietnamita. Il tutto in collaborazione con l’IUCN Laos PDR.

Sono stati raccolti e studiati unicamente due esemplari. Due maschi di questa nuova specie. Il primo era stato individuato nel corso di una spedizione fotografica dedicata all’avifauna. Il secondo, invece, avvistato da una guida locale che accompagnava alcuni turisti durante una sessione di ziplining.

Le caratteristiche di questa specie sono straordinarie, a dir poco, come evidenziato dagli autori dello studio: “Quando riposano in cime alle rocce calcaree, gli esemplari di questa nuova specie diventano quasi invisibili, immersi nel mosaico di punti luminosi e ombre. Difficile da individuare a meno che non inizino a muoversi”.

Scendendo nel dettaglio descrittivo, sono lunghe circa 10 cm e vantano squame screziate e tonalità che vanno dal grigio ardesia al nero. A ciò si aggiungono macchie blu sulla gola e grigie chiare sul ventre. Infine sono da segnalare gli occhi particolarmente scuri.

Sorprende decisamente il fatto che la presenza di questi animali appaia limitata unicamente a questo massiccio calcareo, posto al confine di Khammouan e Bolikhamxai del Laos. Ciò ha purtroppo una valenza devastante per quelle che sono le chance di sopravvivenza della specie. Considerando il presunto numero risicato di esemplari in vita, infatti, si può già definirla come seriamente a rischio estinzione. Per questo motivo la scoperta ha un’enorme importanza, potendo in questo modo tentare di arginare il fenomeno.