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SCIENZA

Scoperte due nuove specie, le più antiche mai viste sulla Terra

Dall'analisi di alcuni fossili, i ricercatori di Yale hanno identificato con certezza due antichissime specie mai viste prima e che rispondono a molte domande.

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Trovati fossili di lucertola antichissimi Fonte foto: Yale Peabody Museum of Natural History

La lucertola è uno degli animali più comuni, di quelli che abbiamo imparato a conoscere sin da piccoli. Insomma, chi non ha giocato a rincorrerle tra i cespugli e l’erba alta almeno una volta durante le gite in campagna? Eppure parliamo di creature dall’antico lignaggio, molto più di quanto si possa credere. L’aspetto è quello di dinosauri in miniatura ed è proprio da un’antichissima famiglia che provengono. Oggi i ricercatori dell’Università di Yale hanno identificato le due più antiche specie di lucertole mai viste sulla Terra ed è una scoperta davvero incredibile.

Scoperte le più antiche specie di lucertole mai viste

I ricercatori dell’Università di Yale hanno identificato i membri più antichi della famiglia che include tutte le lucertole odierne e i parenti più antichi, ormai estinti. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, spiega che si tratta di due specie distinte chiamate rispettivamente Eoscincus ornatus e Microteras borealis che risalgono a un periodo in cui è davvero raro trovare fossili di questo genere.

Grazie a nuovi approcci di studio e alle nuove tecnologie a disposizione, il team di Yale ha stabilito con assoluta certezza che le due specie sono inedite e presentano caratteristiche morfologiche ben precise. Il professor Chase Brownstein, primo autore dello studio, e i paleontologi Jacques Gauthier – professore di scienze della Terra e planetarie presso la Facoltà di arti e scienze di Yale e curatore presso il Museo di storia naturale di Yale Peabody – e Bhart-Anjan S. Bhullar -professore associato di scienze della Terra e planetarie e curatore associato al Peabody Museum – hanno utilizzato scansioni di tomografia computerizzata (TC) ad alta risoluzione per creare immagini 3D di due teschi di lucertola scoperti già da qualche tempo negli Stati Uniti occidentali.

Entrambi i fossili risalgono a 145 milioni di anni fa. Quello appartenente all’Eoscincus ornatus era conservato all’interno del Dinosaur National Monument nello Utah, con un cranio che presenta una caratteristica che la gran parte delle lucertole odierne ha perduto: due file di denti su un osso palatale chiamato vomere. Il Microteras borealis, invece, proviene dal Como Bluff Quarry nel Wyoming, ma anch’esso presenta caratteristiche che non lasciano dubbi. È certo che siano i più antichi antenati delle lucertole e, per di più, condividono alcune caratteristiche fisiche riconducibili ad altre specie scoperte in Eurasia.

L’evoluzione delle lucertole sulla Terra

Le lucertole sono animali comuni oggigiorno, ma la loro storia evolutiva risale a ben 250 milioni di anni fa. Pertanto questa scoperta recente diventa fondamentale per i ricercatori che da decenni si chiedono come e quando esattamente le lucertole hanno sviluppato o eliminato caratteristiche fisiche specifiche, colmando importanti lacune e facendo chiarezza sulla complessità e la distribuzione geografica di queste specie.

“Quando inserite in un contesto ecologico più ampio, le nuove specie dimostrano che i principali gruppi di lucertole viventi hanno iniziato a mettere insieme i loro piani corporei abbastanza presto – ha affermato il professor Brownstein -. Hanno sviluppato caratteristiche fisiche chiave in un momento in cui un altro gruppo di parenti lucertola – i rincocefali, ora rappresentati solo dai tuatara della Nuova Zelanda – era più dominante. (…) Questo ci aiuta a stabilire le età dei principali gruppi viventi di lucertole e serpenti, nonché quando hanno avuto origine le loro caratteristiche anatomiche chiave”.

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