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SCIENZA

Solo due persone sono discese nel punto più profondo del Pianeta

Nella fossa delle Marianne esiste un luogo oscuro, il più profondo del Pianeta. Solo due uomini si sono calati nell'abisso, svelandone tutti i misteri.

Abisso delle Marianne Fonte foto: iStock

Con una profondità di 10.944 metri, l’abisso di Challenger è sicuramente il punto più profondo della Terra. Grazie alle misurazioni compiute nel 2010 dallo United States Center for Coastal & Ocean Mapping, oggi conosciamo esattamente l’estensione verticale del luogo, situato nella celebre fossa delle Marianne, depressione oceanica nella zona nord-ovest dell’Oceano Pacifico, esattamente ad est rispetto alle isole da cui prende il nome.

Un luogo oscuro, in cui il tempo pare essersi fermato, e che solo due persone hanno osato sfidare. Uomini dalla curiosità e dal coraggio spiccati, e che, per darvi un metro di paragone, è come se fossero riusciti a scalare un ipotetico Monte Everest conficcato negli abissi marini, ricoperto per oltre un chilometro dall’acqua.

10.000 metri sotto i mari

Le prime misurazioni di profondità dell’abisso Challenger risalgono addirittura al 1875, quando la nave da ricognizione britannica HMS Challenger – da qui il nome dell’abisso – ne andò a rilevare una profondità massima di 8.184 metri. Il progresso tecnologico ha fatto il resto, con diverse altre spedizioni sempre più accurate, fino alla più recente datata 2010.

Nonostante strumenti di misurazione sempre più avanzati, per “conoscere” le uniche due persone che sono state capaci di discendere fisicamente nell’abisso Challenger dobbiamo fare un salto indietro di oltre 60 anni. Nel 1960, il ricercatore Jaques Piccard e il tenente dell’aeronautica militare Don Walsh riuscirono nell’impresa a bordo di un sottomarino della U.S. Navy, battezzato Trieste.

La straordinaria – e spaventosa – profondità della fossa delle Marianne è dovuta alla sua stessa posizione, che la pone al confine di una placca convergente. Proprio in questo punto, le due placche di litosfera oceanica vanno a scontrarsi l’una con l’altra, generando un violento punto di collisione. Dotato però di un personalissimo equilibrio, quasi fosse un altro pianeta. Quando si scontrano l’una con l’altra, una delle due scende in profondità nel mantello, dando vita ad una depressione sottomarina tutta da esplorare, e nota per l’appunto come fossa oceanica. Solo Jaques Piccard e Don Walsh ne conoscono la vera natura, osservata con i loro stessi occhi e testimonianza vivente del punto più profondo e probabilmente inospitale del pianeta Terra.

Qualora voleste avventurarvi in un viaggio nelle profondità dell’abisso Challenger, trovereste un fondale desertico costellato di vulcani sottomarini, e popolato da diverse specie di alghe unicellulari e creature di un’era lontana che qui hanno trovato il loro habitat ideale. Molte di queste non possono essere avvistate da nessun’altra parte del mondo, come l’anguilla trasparente o la stella gorgone.

Andrea Guerriero