Libero
SCIENZA

Ecco quando la Terra diventerà inabitabile: una nuova teoria individuata una data

La Terra diventerà inabitabile. Una nuova Pangea, che porterà la creazione di un supercontinente, tanto bollente da spazzare via la razza umana

Pubblicato:

Lo sguardo della scienza è sempre rivolto al futuro e, al netto delle condizioni attuali e del loro potenziale peggioramento, gli scienziati hanno formulato una nuova data che potrebbe segnare la fine ultima della vita (parte di essa, ndr) su questo pianeta.

Si parla della formazione di un supercontinente, in grado di spazzare via la razza umana, sradicando dalla Terra ogni forma di mammifero. La data da segnare sul calendario? Tra 250 milioni di anni, più o meno.

Come finirà la vita sulla Terra

L’estinzione di massa verrà provocata principalmente dall’attività vulcanica costantemente incrementata, in grado di immettere nell’atmosfera il doppio dell’attuale anidride carbonica. A ciò si aggiunge il calcolo delle radiazioni emanate da un sole invecchiato di 250 milioni di anni, per non parlare dell’estensione dei deserti interni ai tropici.

Ciò che si realizza nel nostro immaginario, o per meglio dire in quello di esperti scienziati, è un supercontinente, già denominato Pangea Ultima. In un distante futuro, infatti, i continenti torneranno a ricongiungersi, come in antichità. Ecco la teoria catastrofista pubblicata su Nature Geoscience. Si tratta del primo tentativo di analizzare il clima di un così distante futuro, che potrebbe divenire incredibilmente estremo in seguito al generale riassetto continentale globale.

Per restare aggiornato sulle ultime news di Libero Tecnologia e sulle migliori offerte del giorno, iscriviti gratis al nostro Canale Telegram: clicca qui.

L’analisi di un futuro remoto per capire il passato

È stato utilizzato un modello climatico del Met Office britannico, così come il supercomputer dell’Università di Bristol. La simulazione ottenuta ha inoltre garantito indizi tettonici rilevanti su eventi di estinzione passati. Tutto ciò potrebbe essere utile agli astronomi alla ricerca di altri pianeti abitabili.

Raggiunta la fase Pangea Ultima, i picchi di temperatura saranno tremendamente drammatici, al punto da essere assolutamente insostenibili, o quasi. In questo mondo, le temperature globali potrebbero aumentare di 15°C rispetto ai livelli preindustriali, ma anche 30°C sulla terraferma. Il mondo tornerà, dunque, al caldo estremo che ha dovuto fronteggiare l’ultima volta ben 260 milioni di anni fa, nell’era Permiano-Triassica. Per capire la portata del fenomeno, allora più del 90% delle specie furono eradicate dal pianeta.

Per quanto i mammiferi siano stati la grande scommessa vinta di questo mondo, dopo l’estinzione dei dinosauri, le loro (nostre, ndr) capacità di adattamento hanno un evidente limite. Non saremmo di fatto in grado di evolverci abbastanza in fretta per fronteggiare un aumento della temperatura di questa portata. Agli impatti diretti del calore occorre poi aggiungere il sopraggiungere di altre problematiche. Collasso totale della vegetazione e grave scarsità di cibo in tutto il mondo. L’autore principale del documento è Alexander Farnsworth, dell’Università di Bristol, che ha spiegato come si debba riflettere sulla transitorietà, dinanzi alla prospettiva di un nuovo evento di estinzione di massa.

“La Terra ha un ambiente molto mutevole. Gli esseri umani sono incredibilmente fortunati nell’avere le condizioni attuali. Non dovremmo spingere il nostro clima oltre i livelli d’evoluzione attuale. Siamo la specie dominante, ma la Terra e il suo clima decidono per quanto durerà tutto ciò”. Ciò che ci attende è una vera e propria incognita, ma è chiaro come l’uomo stia scherzando con il fuoco e il proprio destino. Considerando il lunghissimo lasso di tempo preso in considerazione, è chiaro come lo studio abbia enormi margini d’errore. Ciò che più importa, però, non è capire come moriremo, bensì spiegare alcuni eventi del passato di estinzione di massa. Di fatto, attraverso l’analisi della tettonica, e non solo la distanza dal Sole, gli esperti potrebbero implementare la ricerca di una nuova casa per l’uomo: “Se la NASA potesse inviare una navetta spaziale su un solo pianeta, ne sceglierei uno senza un supercontinente”.

Libero Shopping