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Un pesce rosso alla guida di un'auto robotica: l'esperimento in Israele

L'esperimento alla Ben Gurion University del Negev: un pesce rosso alla guida di uno speciale veicolo su ruote ha dimostrato di orientarsi meglio di quanto crediamo

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La rivincita del pesce rosso: questo test dimostra la sua intelligenza Fonte foto: 123RF - jollier

Un pesce rosso è riuscito a pilotare un’auto robotica con successo. Sembrerebbe l’incipit di un racconto per bambini, eppure si tratta di una notizia scientifica che proviene da Israele. Qui, nel corso di un esperimento della Ben Gurion University del Negev nato per capire se gli animali possano orientarsi lontano dal proprio ambiente.

Un’auto robotica a misura di pesce

La capacità di orientamento propria di alcuni animali ha dell’incredibile, e gli scienziati si chiedono da tempo se si tratti di un’abilità che gli animali sono in grado di usare lontano dal proprio ambiente.

A quanto pare, alla base della capacità di navigazione di moltissimi animali, tra cui molti animali marini, c’è un fenomeno che si chiama magnetorecezione – un particolare senso che permette agli animali di capire dove stanno andando grazie alla percezione del campo magnetico terrestre.

Per capire se un pesce è in grado di orientarsi in maniera universale, ovvero a prescindere dalle circostanze e dalle situazioni specifiche, gli scienziati dell’Università del Negev hanno costruito una speciale vettura “a misura di pesce rosso”.

L’auto robotica usata nell’esperimento è, in breve, un piccolo acquario dotato di telecamera e di uno speciale set di ruote montate alla sua base. La telecamera installata sul marchingegno è in grado di registrare i movimenti del pesce rosso e tradurli in indicazioni di direzione da trasferire alle ruote, che così vengono guidate dal pesce rosso.

L’esperimento si è tenuto all’interno di un laboratorio: l’auto robotica è stata piazzata in diversi punti di una stanza completamente vuota, ad eccezione di un target ben visibile collegato ad una ricompensa per il piccolo pilota.

I ricercatori hanno quindi – dopo qualche giorno di allenamento – testato le capacità di navigazione del pesce rosso, che si sono rivelate al di sopra di ogni possibile aspettativa sia in laboratorio sia, letteralmente, su strada.

Oltre l’ambiente acquatico

Il pesce rosso è stato perfettamente in grado di guidare la sua piccola auto robotica verso il suo target. Ma c’è di più: è stato capace di raggiungere il suo obiettivo nonostante i diversi ostacoli e i falsi target con cui gli scienziati hanno tentato di confonderlo.

I risultati dello studio, appena pubblicato sulla rivista Behavioural Brain Research, conducono secondo gli scienziati a due importanti conclusioni: in primo luogo l’esperimento sembra indicare chiaramente che l’abilità di navigazione degli animali sia universale, e quindi slegata completamente dall’ambiente di riferimento dell’animale – in questo caso quello acquatico.

La seconda conclusione del curioso esperimento è legata all’abilità cognitiva del pesce rosso: il pesce rosso non soltanto ha l’abilità cognitiva necessaria per imparare a svolgere un compito complesso, ma è in grado di completare tali attività “anche in un ambiente completamente diverso rispetto a quello in cui si è sviluppato”, ha dichiarato Shachar Givon, tra gli autori dello studio.

L’abilità di navigazione dei pesci rossi quindi non si limita all’ambiente acquatico, né resta circoscritta dietro i vetri degli acquari come spesso ci piace credere: un pesce rosso ben istruito può raggiungere il suo obiettivo-ricompensa anche se questo si trova all’altro capo della stanza, anche a metri di distanza dall’acquario.

I sei pesci che hanno preso parte all’esperimento “sono stati in grado di guidare il veicolo, esplorare un ambiente nuovo e raggiungere l’obiettivo”, afferma Givon, “a prescindere dal punto di partenza, evitando ostacoli e correggendo le manovre se necessario”.