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SCIENZA

Nel 2021, in Italia, c'è stato un terremoto ogni mezzora

Le zone più colpite sono la Sicilia e il Centro Italia, mentre la Sardegna rimane quasi immune: un terremoto ogni mezzora, è successo in Italia nel 2021

Nel 2021, in Italia, c'è stato un terremoto ogni mezzora Fonte foto: iStock

I terremoti possono essere gli eventi più distruttivi. La terra trema, tutto quello che è costruito crolla e spesso sono accompagnati da frane o da maremoti. Ma non è detto che siano sempre così pericolosi: il più delle volte sono scosse leggere che fanno cadere i libri dalle mensole, e spesso non ce ne accorgiamo nemmeno. E non avvengono solo sul nostro pianeta.

E infatti, probabilmente nessuno si è accorto del terremoto ogni mezzora che ha scosso l’Italia nel 2021. Eppure è successo. Sempre meglio del terremoto che in Indonesia è andato avanti per anni.

I terremoti in Italia

L’istituto italiano che si occupa di tracciare e tenere conto dei terremoti nel nostro Paese è l’Invg, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Il nostro è un territorio a forte rischio sismico, sicuramente quello con il rischio sismico più alto in Europa. Le diversità territoriali sono forti, perché il rischio è quasi nullo al nord, soprattutto il Lombardia e Piemonte, e molto forte nella dorsale che va dall’Umbria alla Calabria.

Il terremoto più disastroso in Italia, per numero di morti e per magnitudo, fu quello di Messina, nella notte del 28 dicembre 1908: una magnitudo di 7,5 scosse tutto lo stretto, e nei crolli morirono 120mila persone: si tratta del disastro naturale più grave in tutta la storia d’Europa. A numeri simili si avvicinano il terremoto della Val di Noto in Sicilia nel gennaio 1693, con 60mila morti, e un altro terremoto nello stretto, nel 1783, con 50mila vittime.

In tempi più moderni, ricordiamo il terremoto di Avezzano, nelle Marche, con le sue 30mila vittime dopo una scossa con una magnitudo 7. Nel 1980 il terremoto dell’Irpinia uccise 2914 persone, ma sconvolse un’intera zona d’Italia che faticò incredibilmente a rimettersi in piedi. Nel 2009 viene distrutta L’Aquila, la notte del 6 aprile: muoiono 309 persone e la ricostruzione procede a rilento. Come succede ad Amatrice il 24 agosto 2016, con le sue trecento vittime dopo una scossa di magnitudo 6.0.

I migliaia di terremoti del 2021

Secondo l’Invg, nel 2021 in Italia ci sono stati 16.095 terremoti: una media di 44 al giorno, quindi uno ogni mezzora. Le regioni più colpite sono state Sicilia, Umbria e Marche. La Sardegna, invece, quasi immune.

Sono numeri che potrebbero farci balzare sulla sedia, perché sono altissimi. Ma non sono preoccupanti: basti pensare che nel 2020 erano 16.597 e nel 2019 16.584. Numeri costanti, quindi, e addirittura inferiori a quelli registrati nel triennio 2016-18: ma allora c’era stato il grande terremoto in Centro Italia, tra Amatrice, Norcia e Visso. Anche nel 2021 il Centro Italia è stato il più soggetto a scosse di varia intensità: il 30% del totale.

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia traccia anche i terremoti che avvengono in paesi esteri ma vicini all’Italia. E per il 2021 le scosse più forti, quelle cioè superiori alla magnitudo 5.0, si sono verificate all’estero, tra Algeria, Croazia e Mare Adriatico. “Alcuni di questi però li abbiamo sentiti anche sul territorio italiano” spiega Alessandro Amato, ricercatore dell’Ingv.

Il primo terremoto del 2021 è stato a Pavullo nel Frignano, provincia di Modena, un’ora e tre minuti dopo il Capodanno. L’ultimo, invece a Sefro, vicino a Macerata, mezzora prima della mezzanotte. Entrambi avevano una magnitudo inferiore a 2.5.

Il terremoto più forte è avvenuto in Sicilia, a Motta Sant’Anastasia, il 23 dicembre, e faceva parte di uno sciame con 50 scosse in tre giorni. Ha avuto una magnitudo di 4.3. Il più piccolo, e fa sorridere, a Gubbio, con una magnitudo di 0.0: la scala Richter per la misurazione della magnitudo dei terremoti può avere anche valori negativi. Ma in quella zona, la più pericolosa da questo punto di vista, sono installati i macchinari e i sensori più sensibili.