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SCIENZA

Gli elefanti si stanno estinguendo, in 50 anni abbiamo perso il 70% degli esemplari

Un animale sta sparendo, fatto che rappresenta un brutto segno per gli ecosistemi e per l'intera umanità: si tratta dell'elefante africano

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Tra i segnali funesti che arrivano dal pianeta, va registrato un dato preoccupante: gli elefanti si stanno estinguendo molto velocemente. Cosa dicono gli ultimi studi svolti in Sudafrica, che raccolgono informazioni sin dalla seconda metà degli anni ’60.

Cosa sappiamo sull’estinzione degli elefanti

Gli elefanti africani, i giganti terrestri dal comportamento sociale più articolato e dall’intelligenza straordinaria, stanno affrontando una crisi esistenziale, nel senso letterale del termine. Negli ultimi cinquant’anni, le popolazioni di questi animali hanno subito un declino devastante: si stima che circa il 70% degli esemplari sia ormai estinto, con punte del 90% per gli elefanti di foresta (Loxodonta cyclotis).

È quanto emerge da uno studio dettagliato pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dal CEscape Consultancy Services in Sudafrica, che ha analizzato dati raccolti tra il 1964 e il 2016 in 475 siti distribuiti in 37 nazioni africane.

Le cause di questo calo nella popolazione di elefanti sono molteplici e interconnesse. Da un lato, il bracconaggio rappresenta ancora la minaccia più immediata: le zanne d’avorio, apprezzate nei mercati asiatici, alimentano un commercio illegale che continua a mietere vittime. Dall’altro, l’espansione delle pratiche agricole e delle infrastrutture umane sottrae progressivamente habitat agli elefanti, frammentando i loro territori e rendendo sempre più difficile la loro sopravvivenza. La combinazione di queste due forze distruttive ha già portato alcune popolazioni locali sull’orlo dell’estinzione, specialmente nelle regioni dell’Africa settentrionale e centrale, come Mali, Ciad e Nigeria.

Nonostante il quadro globale sia allarmante, lo studio offre anche spunti di speranza. In alcune aree, specialmente nell’Africa meridionale, le misure di conservazione si sono dimostrate efficaci. Paesi come Botswana, Zimbabwe e Namibia hanno implementato politiche mirate, contribuendo a un incremento delle popolazioni locali fino al 42%. Questo dimostra che la protezione attiva degli habitat e l’applicazione rigorosa delle leggi contro il bracconaggio possono invertire la tendenza, almeno in alcune aree. Tuttavia, come evidenziato dagli esperti, la maggior parte delle popolazioni perdute è irrecuperabile, e gli sforzi per salvaguardare quelle residue devono essere intensificati rapidamente.

Il ruolo degli elefanti nell’ecosistema

Gli elefanti africani svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi in cui vivono. Grazie alla loro dieta e ai loro spostamenti, contribuiscono alla dispersione dei semi, favorendo la rigenerazione delle foreste e delle savane. La loro presenza è, quindi, essenziale non solo per la biodiversità, ma anche per il mantenimento degli equilibri naturali, dai quali dipendono molte altre specie. La loro perdita rappresenterebbe un colpo irreparabile per l’ambiente africano, con conseguenze a cascata sull’intero pianeta.

La situazione, tuttavia, non è uniforme. Alcuni dei declini più marcati si registrano in regioni politicamente instabili o economicamente fragili, dove mancano le risorse necessarie per proteggere gli animali e i loro habitat. Al contrario, nei paesi che hanno investito nella conservazione, come il Sudafrica e il Kenya, si osservano segnali positivi. Questi successi locali possono servire da modello per altre nazioni, dimostrando che la combinazione di protezione legale, coinvolgimento delle comunità locali e cooperazione internazionale può fare la differenza.

Nonostante i progressi locali, il futuro degli elefanti africani dipende in gran parte dall’impegno globale. Serve una maggiore consapevolezza a livello internazionale, unita a un deciso contrasto al commercio illegale di avorio e a politiche che bilancino le esigenze umane con la tutela della natura. Le tecnologie moderne, come il monitoraggio satellitare e i droni, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella protezione degli elefanti, ma richiedono investimenti e collaborazione tra governi, ONG e comunità scientifica.

Gli elefanti non sono solo un simbolo dell’Africa selvaggia: rappresentano la fragilità e la resilienza della natura stessa. La loro estinzione sarebbe una tragedia ecologica e anche una perdita culturale e spirituale per l’umanità. Proteggerli non significa soltanto preservare una specie, bensì riaffermare il nostro impegno verso un mondo più sostenibile e armonioso.

Attraverso azioni mirate e una visione a lungo termine, è ancora possibile assicurare a questi giganti un futuro in cui possano prosperare, poiché loro sopravvivenza è indissolubilmente legata alla nostra.

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