Scoperta l'azione (umana) che attira le zanzare: così scelgono chi mordere
Le zanzare preferiscono alcuni colori, ma soltanto se prima vengono attirate dall'odore di una particolare sostanza prodotta dal nostro corpo
Una zanzara femmina affamata, lo sappiamo bene, è una macchina inarrestabile che non vuole altro che il nostro sangue: una volta che ci ha individuati, è praticamente impossibile sottrarsi alle punture dell’insetto. Le zanzare possono fiutare le loro prede da una distanza di oltre 30 metri: a tradire la nostra presenza è l’odore di una sostanza che non possiamo fare a meno di produrre.
Come ci trovano le zanzare?
Un recente studio pubblicato sulla rivista internazionale Nature Communications rivela in che modo le zanzare individuano le loro prede e come scelgono di mordere. L’esperimento ha studiato il comportamento di 12.300 esemplari di zanzare della specie Aedes aegypti e oltre 1,2 milioni di traiettorie.
Le zanzare riescono a individuare le loro prede seguendo l’odore di CO2, che segnala la presenza di un mammifero, e cioè di un potenziale banchetto: quel che attrae le zanzare è l’anidride carbonica che emettiamo respirando.
“L’olfatto innesca la vista, e non viceversa” spiega Jeff Riffell dell’Università di Washington, tra gli autori della ricerca. Le zanzare sono perfettamente in grado di seguirci con la vista, specie se sono a distanze ravvicinate, ma ciò avviene soltanto se prima abbiamo stimolato il loro appetito col nostro odore.
Durante l’esperimento le Aedes aegypti sono state rilasciate all’interno di un grande tunnel che intendeva simulare un ambiente “naturale” e sono state esposte a diversi stimoli visivi, tra cui alcuni specifici colori.
Finché non è stato introdotto nel tunnel l’elemento olfattivo le zanzare non hanno mostrato un grande interesse per i potenziali bersagli: appena hanno annusato l’anidride carbonica, però, hanno iniziato a puntare e colpire i vari oggetti, mostrando una chiara predilezione per i colori nello spettro del rosso-arancio. Fortuna vuole che la pelle degli esseri umani, a prescindere dal “colore” che noi gli attribuiamo, agli occhi di una zanzara appare esattamente in quelle tinte.
Come scelgono chi mordere
Le zanzare, è evidente, hanno un gusto specifico: ma perché preferiscono mordere alcune persone rispetto ad altre? Se è vero che maggiori quantità di CO2 tendono ad attirare più zanzare, si può intuire che saranno le persone che ne producono di più a finire tra i piatti preferiti dell’insetto. È proprio per questo motivo che le donne in gravidanza, le persone in sovrappeso e quelle molto alte sono in genere tra le prede preferite delle zanzare: producono infatti più CO2 e più acido lattico, un’altra insegna luminosa che segnala la presenza di un buon pasto.
“Sono tre cose ad attrarre principalmente le zanzare”, spiega Riffell, “il respiro, il sudore e la temperatura della pelle”. Possiamo tentare di sfuggire alle punture d’insetto evitando in ogni modo di sudare e di indossare i colori preferiti dalle zanzare, ma è davvero difficile pensare di poter controllare l’emissione di CO2.
“Il nostro respiro è carico di CO2”, ricorda Riffell, “ed è un attrattore a lungo raggio, che usano per individuare un potenziale ospite anche a più di 30 metri di distanza”. Non c’è molto che si possa fare da questo punto di vista.
L’amore delle zanzare per la CO2 può essere però sfruttato a nostro vantaggio: tra le ultime soluzioni proposte, ci sono diversi strumenti in grado di simulare la nostra presenza proprio grazie all’emissione di piccoli quantitativi di anidride carbonica.