La soluzione innovativa per annientare le zanzare
Come liberarsi dalle punture delle zanzare? Secondo la scienza, uno dei metodi più efficaci è quello di intrappolare le femmine: ecco di che si tratta
L’estate sembra avvicinarsi in fretta, portando con sé aria di vacanze, sole, relax e qualche inevitabile puntura di zanzara. La lotta ai fastidiosi insetti, che ormai riescono a prosperare anche in autunno inoltrato, sfrutta sempre più spesso tecnologie di ultima generazione e scoperte scientifiche, che sembrano andare di pari passo con l’esigenza di proteggersi dalle punture.
Anche se in Italia è piuttosto raro imbattersi in specie pericolose, in altre parti del mondo le punture delle zanzare possono trasmettere gravi malattie come la malaria, che causa fino a due milioni di vittime ogni anno.
Combattere le zanzare con gli odori
Gli ultimi studi sulle zanzare hanno evidenziato come queste siano particolarmente attratte da alcuni colori, che le aiutano a rintracciare il proprio cibo. Gli insetti trovano il nostro sangue, notoriamente tra i cibi preferiti dei fastidiosi ditteri, seguendo le tracce di CO2 che emettiamo respirando, segnalando la presenza di un succulento pasto.
Sappiamo per esempio che le donne in gravidanza e le persone in sovrappeso sono più soggette ai morsi di zanzara proprio perché emanano maggiori quantità di anidride carbonica, e molti dei nuovi ritrovati contro l’invasione estiva dei ditteri puntano su quello.
Esistono diversi sistemi che combattono le zanzare attraverso trappole a base di CO2: tra queste, l’innovativo sistema francese Qista, che attira le femmine all’interno di una “scatola” proprio rilasciando CO2, per poi intrappolarle. Senza alcun pericolo per l’uomo e senza utilizzare alcuna sostanza chimica, è possibile liberarsi dalle zanzare femmine, le uniche che pungono, fino all’88% secondo le stime dell’azienda produttrice.
A partire dal 2019, il sistema è stato sperimentato nella città francese di Hyères, in cui le zanzare costituivano un problema così grave da tener lontani i turisti: qui sono state installate 300 trappole di questo tipo tutto intorno alla città, che è circondata da terreno paludoso. Soltanto durante il primo anno di sperimentazione, sono state catturate 55.000 femmine: almeno 55.000 possibili punture in meno sulla pelle dei turisti della città della Costa Azzurra.
Le ultime invenzioni contro le zanzare
Quello di Qista non è l’unico sistema a base di CO2: ne esistono ormai per tutti i gusti e in tutte le fasce di prezzo, da quelli high-tech che si possono controllare dallo smartphone fino a quelli alimentati a batteria.
Si tratta essenzialmente di trappole che riproducono il respiro umano emettendo CO2: le zanzare femmine, soprattutto quelle che si sono appena accoppiate, sono sempre alla disperata ricerca di sangue, e tendono a seguire le tracce dell’anidride carbonica fino a restare intrappolate.
In alcuni modelli le zanzare vengono risucchiate da una sorta di aspirapolvere, come avviene per esempio nel sistema francese sperimentato a Hyères, mentre in altri sistemi gli insetti vengono immobilizzati, restando intrappolati su una superficie appiccicosa.
Ma la lotta alle punture è arrivata ben oltre: lo scorso anno un gruppo di ricercatori della North Carolina State University ha sviluppato uno speciale tessuto, assolutamente privo di insetticidi, in grado di eliminare il 100% delle punture anche se si è immersi in un ambiente chiuso con oltre 200 fameliche femmine di zanzara.
La Stanford University, nel frattempo, sta sviluppando un particolare farmaco che potrebbe risolvere il problema agendo sull’appetibilità del nostro sangue: nutrendo le zanzare con un particolare composto chimico, sembra infatti che queste siano molto meno inclini a nutrirsi di sangue umano. La ricerca è iniziata nel 2019, e potrebbe essere una delle soluzioni del futuro alla piaga delle malattie trasmesse tramite puntura di zanzara.
Altri gruppi di scienziati sono al lavoro con la genetica degli insetti, e stanno cercando di sfruttare la possibilità di rendere sterili le zanzare femmina, in modo da diminuire drasticamente il numero di insetti. In ogni caso, le soluzioni del futuro contro i fastidiosi ditteri non prevedono spray né l’uso di additivi chimici sull’uomo.