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SCIENZA

Come un cerchio nero intorno al Sole: l'incredibile avvistamento

Un disco nero è comparso improvvisamente davanti al Sole: di che cosa si tratta? Ecco svelato il mistero catturato dal satellite dell'Agenzia Spaziale Europea.

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Sono tantissimi i fenomeni ricchi di fascino che si verificano nell’Universo, e quando possiamo assistere ad uno di questi è davvero un’esperienza meravigliosa. Di recente, uno dei più importanti satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea ha catturato un’immagine unica: un disco nero è improvvisamente apparso davanti al Sole, in rapido transito. Di che cosa si tratta? Il mistero è presto svelato.

Mercurio, il transito davanti al Sole è spettacolare

È  stata proprio l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a condividere sui suoi canali social le incredibili immagini scattate dal Solar Orbiter, il suo satellite dedicato all’osservazione e allo studio del Sole. A prima vista, quello che si nota è un piccolo circoletto scuro che transita davanti all’immensa distesa gassosa della nostra stella. Che cos’è? Nulla di straordinario: si tratta di Mercurio, uno dei pianeti interni del Sistema Solare, che si è trovato a transitare esattamente all’interno del campo visivo del satellite durante la sua orbita attorno al Sole.

Sebbene sia un evento assolutamente normale, ciò che è sorprendente è stato il riuscire a catturare questo momento. Il Solar Orbiter ha utilizzato alcuni dei suoi strumenti più potenti per immortalare il transito di Mercurio. Uno di essi è la fotocamera polarimetrica ed eliosismica (PHI), che ha mostrato un piccolo disco nero stagliarsi davanti all’atmosfera gassosa del Sole. La fotocamera nell’estremo ultravioletto (EUI) ci ha regalato una serie di scatti meravigliosi ad alta risoluzione, che sorprendono soprattutto perché ci permettono di visualizzare le minuscole dimensioni del pianeta a confronto con quelle gigantesche della nostra stella.

Il Solar Orbiter ha poi usato la fotocamera spettrale dell’ambiente coronale (SPICE) per suddividere la luce del Sole e isolare quella proveniente dagli atomi nell’atmosfera: questo ha consentito agli esperti di rivelare i diversi strati dell’atmosfera solare durante il transito di Mercurio. Un evento del genere ha un’importanza enorme per gli scienziati. Il transito planetario viene utilizzato ormai da tempo per individuare nuovi esopianeti che orbitano attorno alle stelle e per scoprire importanti informazioni su di essi. Inoltre, il satellite dell’ESA ne ha approfittato per ricalibrare i suoi strumenti: eliminando rifrazioni che è possibile trovare grazie ad eventuali luminosità registrate nel disco nero di Mercurio, avremo dati di qualità maggiore.

Che cos’è il Solar Orbiter: la sua funzione

Il Solar Orbiter, chiamato anche SOLO, è un satellite sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e lanciato nel febbraio 2020, in collaborazione con la NASA. Il suo obiettivo primario consiste nell’osservare il Sole e trovare informazioni sul plasma, sul campo magnetico e sul vento solare, avvicinandosi quanto più possibile alla stella. Inoltre, avendo un’orbita inclinata rispetto all’equatore, permette di visualizzare le regioni polari che fino ad oggi non sono mai state studiate attentamente. Durante la raccolta dei dati, può capitare di registrare qualcosa di particolare.

Proprio come successo il 3 gennaio 2023: il transito di Mercurio davanti al Sole ha occupato alcuni degli strumenti del satellite per ben tre ore, durante le quali hanno seguito con cura il percorso del più piccolo pianeta del nostro Sistema Solare. Le immagini sono poi state utilizzate per dare vita ad un’animazione particolarmente suggestiva. Nel frattempo, il Solar Orbiter sta continuando la sua missione nello spazio: ad aprile passerà di nuovo vicino al Sole, per catturare nuove ed importanti informazioni.

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