Avvicinamento record nello Spazio la vigilia di Natale: la sonda Parker si avvicina a 3,8 milioni di miglia dal Sole
La sonda Parker si è avvicinata al Sole più di qualsiasi altro oggetti da noi costruito: è un record che segnerà nuove scoperte sulla Stella
La sonda Parker Solar Probe della Nasa è una navicella delle dimensioni di un’auto. Alla vigilia di Natale è riuscita in qualcosa di storico, avvicinandosi alla superficie del Sole per 3,8 milioni di miglia (6,11 milioni di km). Un record per il genere umano, considerando come questo sia il nostro approccio più ravvicinato di sempre. Per comprendere la portata di tutto ciò, la sonda è risultata ben 10 volte più vicina alla nostra Stella rispetto a Mercurio (pianeta più interno del Sistema Solare).
Una sonda intorno al Sole
La sonda Parker Solar Probe ha fatto segnare anche un altro record, risultando l’oggetto più veloce mai costruito dall’uomo mentre volava intorno al Sole. La navicella ha infatti raggiunto la velocità incredibile di 430mila miglia orarie, ovvero 692mila km circa. Una rapidità di movimento che, sulla Terra, consentirebbe di raggiungere Tokyo, da New York, in appena un minuto.
Calore estremo e radiazioni solari sopportate come nessun altro veicolo spaziale prima d’ora. Gli scienziati sono rimasti per giorni nell’inconsapevolezza generale. Ignari del fatto che la sonda fosse sopravvissuta o meno al “fly-by”. È stato necessario attendere venerdì 27 dicembre per ricevere un segnale sula Terra, che ha indicato come tutto sia andato per il verso giusto.
Gli scienziati hanno spiegato infatti come la navicella sia in buone condizioni e funzionante dopo l’approccio storico al Sole. Ci si attende ora che inizi a inviare un resoconto della missione il 1° gennaio 2025. Uno splendido modo per festeggiare il nuovo anno.
La sonda Parker
Il progetto della sonda Parker Solar Probe è stato lanciato nel 2018, come parte di una missione storica per lo studio del Sole. L’obiettivo della Nasa era quello di riuscire finalmente a comprendere meglio i tanti misteri di lunga data che aleggiano intorno alla Stella. Un esempio? Il motivo per il quale l’atmosfera estesa del Sole è più calda della sua superficie. Al tempo stesso anche l’origine del vento solare.
Gli scienziati sperano inoltre di riuscire a ottenere i necessari strumenti per poter prevedere le tempeste solari. Ciò sarebbe di fondamentale importanza, considerando quanto siano dannose per le reti elettriche e i segnali radio sulla Terra.
Ecco le parole di Nour Rawafi, project scientist della missione Parker Solar Probe della Nasa: “Fino a poco tempo fa, semplicemente non possedevamo la tecnologia necessaria. Nel 2018 tutto è cambiato con il lancio di Parker Solar Probe. Ha rivoluzionato la nostra comprensione del Sole“.
Ha spiegato inoltre come la navicella sia stata dotata di un particolare scudo termico, che riflette la luce, assorbe il calore e viene raffreddato da una serie di tubi colmi d’acqua. Un design studiato al fine di tutelare l’interno della sonda, mantenendolo vicino a una temperatura accettabile, anche quando nell’atmosfera esterna del Sole, che può raggiungere diversi milioni di gradi.