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Questa città nascondeva un prezioso tesoro dei Maya: la scoperta

L'antica città di Uxmal, nello Yucatan, ha conservato per secoli un tesoro prezioso come pochi, che svela nuovi dettagli sul popolo Maya.

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Una delle città più misteriose del mondo nascondeva un tesoro prezioso e oggi, grazie al lavoro dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH), possiamo ammirarlo in tutto il suo splendore. Durante uno scavo a Uxmal, nello Yucatan, gli archeologi si sono ritrovati davanti a una magnifica stele Maya.

Scoperta una stele Maya nello Yucatan

Il direttore dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia, Diego Prieto, ha presentato l’eccezionale scoperta in conferenza stampa nel mese di ottobre 2022, spiegando che il prezioso tesoro Maya è stato recuperato dal team tecnico guidato dall’archeologo José Huchim Herrera nel Patio sommerso dell’antica città di Uxmal, nella penisola dello Yucatan. A giudicare dalle immagini è già possibile trarre le prime conclusioni: si tratta a quanto pare di una doppia stele commemorativa, scolpita su entrambi i lati, con due figure che rappresenterebbero altrettante divinità.

Da un lato – quello rivolto a nord – si può ammirare l’immagine in rilievo di una divinità femminile con due grandi occhi, dei barbigli ai lati della bocca e visibilmente a torso nudo. Una rappresentazione frequente nelle regioni di Puuc e Chenes, che simboleggia la morte. La figura femminile indossa un pettorale con tre file di perle, numerosi bracciali (anch’essi di perle) e una gonna reticolata che copre le gambe fino ai talloni. In più sorregge con la mano sinistra un Quetzal, altro elemento fondante delle credenze dell’antica Mesoamerica: il cosiddetto “serpente divino” o “serpente piumato” che i Maya chiamavano Kukulkán.

L’immagine presente sull’altro lato della stele, quello rivolto a sud, è altrettanto affascinante. Stavolta si tratta di una figura maschile che indossa un copricapo a tese larghe adornato con piume e una testa di gufo. La divinità indossa anche bracciali e bendaggi per le gambe, un mantello reticolato sulle spalle e in più sorregge un bastone con la mano sinistra, mentre sulla destra tiene un fagotto.

Il direttore dell’INAH, Diego Prieto, si è detto entusiasta della preziosa scoperta a Uxmal, sottolineando che la sua rilevanza risiede nel fatto che la stele sia stata ritrovata esattamente dove gli antichi Maya decisero di collocarla in epoca preispanica. A dir poco sensazionale.

L’antica città di Uxmal, un patrimonio inestimabile

Lo scavo che ha portato alla luce l’antica stele Maya è stato effettuato nell’ambito del Programma per il Miglioramento delle Zone Archeologiche (Promeza), che accompagna i lavori della tratta del Treno Maya. Lavori importanti che coinvolgono l’intera zona archeologica di Uxmal, sito che gli archeologi conoscono bene già da molto tempo: è dal 1992, infatti, che un team di specialisti è all’opera in quella che fu una delle più importanti capitali politiche ed economiche dell’era preispanica.

Inserita nel 1996 nella lista del patrimonio mondiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, Uxmal ha conservato per tutto questo tempo alcuni tra gli esempi più fulgidi dell’arte e dell’architettura Maya nell’area di Puuc. Basta analizzare la struttura del sito per comprenderlo: la stele è stata ritrovata nel Sunken Patio, situato in uno dei complessi architettonici principali dell’intera area (El Palomar), formato da nove unità triangolari sfalsate e traforate che poggiano su una fila di pilastri. Elementi che rappresentano proprio lo stile della prima architettura Puuc (tra il 670 e il 770 d.C.).