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SCIENZA

I cuculi si stanno evolvendo, generando nuove specie mai viste

La coevoluzione del cuculo è di fondamentale importanza: una prova cruciale della formazione di milioni di nuove specie al mondo

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Si sta verificando una coevoluzione del cuculo, che è un fenomeno interessante per riuscire a comprendere perché sulla Terra esistano milioni di specie differenti. Proviamo a spiegare in cosa consiste tutto questo.

Evoluzione del cuculo

Si parla di coevoluzione quando specie che interagiscono fortemente tra loro determinano cambiamenti evolutivi reciproci. Ciò può condurre alla nascita di una nuova specie. Il mondo scientifico è ben consapevole dell’esistenza di questo fenomeno in natura. Al tempo stesso, però, le prove risultano essere alquanto scarne.

Per questo motivo la coevoluzione del cuculo è di enorme importanza. Il lavoro svolto in merito appartiene a un team di ricercatori della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO), dell’Australian National University (ANU) e dell’Univesità di Melbourne.

L’idea alla base del documento era quella di riuscire a testare tale teoria, studiando la corsa evolutiva in atto tra i cuculi e gli uccelli ospiti, nei cui nidi depongono le uova. Il nome dato allo studio è il seguente: “Coevolution with hosts underpins speciation in brood-parasitic cuckoos”, pubblicato su Science. Ciò che rivela è che la coevoluzione rappresenta una forza trainante nel generare biodiversità sul nostro pianeta. Se esistono milioni di specie differenti è proprio per questo.

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Lo studio

Naomi Langmore, dell’ANU, è la principale autrice dello studio. Ha spiegato come i cuculi costituiscano un soggetto di ricerca ideale. Ciò perché hanno un peso estremamente gravoso sui loro ospiti. Il motivo? Il pulcino del cuculo, dopo la schiusa, spinge le uova dell’ospite fuori dal nido. L’ospite perde i suoi piccoli e trascorre inoltre diverse settimane ad allevare il cuculo. Ciò ha un impatto notevole sulle sue chance di riproduzione.

Ciò ha portato gli ospiti a sviluppare la capacità di riconoscere i pulcini di cuculo, espellendoli dai propri nidi: “Soltanto i cucili che assomigliano maggiormente ai pulcini dell’ospite hanno qualche chance di sfuggire al controllo. Nel corso di molte generazioni, quindi, i pulcini di cuculo si sono evoluti al fine di imitare i pulcini dell’ospite. Per questo ogni specie di cuculo bronzeo corrisponde fedelmente all’aspetto dei pulcini del suo ospite. Ciò induce i genitori ospiti ad accettarli”.

Interazioni di questo tipo sono alla base dello sviluppo di nuove specie. Sfruttando differenti ospiti, il cuculo inizia a divergere genericamente, assumendo lignaggi del tutto separati. Ciò avviene imitando il pulcino del proprio ospite preferito. Si hanno così differenze nel piumaggio e nei richiami dei diversi lignaggi del cuculo bronzeo. Ciò unisce i cuculi specializzati nell’imitare lo stesso ospite. Si riconoscono e si accoppiano, di fatto lasciano proliferare una nuova specie.

Ecco le parole di un’altra autrice dello studio, la biologa evoluzionista del CSIRO Clare Holleley. Ha spiegato come le collezioni storiche abbiano caratterizzato una vera e propria svolta in questa ricerca: “Una scoperta significativa nella biologia evolutiva. Ciò perché dimostra che la coevoluzione tra specie interagenti aumenta la biodiversità, guidando la speciazione. La capacità di intraprendere questa ricerca era in corso ormai da anni. Lo step chiave è stato estrarre il DNA dai gusci d’uovo nelle collezioni storiche. Il tutto è stato sequenziato per degli studi genetici. Abbiamo quindi combinato due decenni di lavoro sul campo comportamentale con l’analisi del DNA di campioni di uova e uccelli conservati in musei e collezioni”.

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