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Come difendersi dalla nuova truffa del curriculum

C’è una nuova truffa telefonica che sta disturbando la quiete degli utenti, la truffa del curriculum. Come funziona e come difendersi da questa nuova minaccia

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C’è una nuova truffa telefonica che già da qualche settimana è stata segnalata da decine e decine di persone in Italia: la truffa del curriculum vitae. Un raggiro subdolo e piuttosto fastidioso, vista anche la mole di chiamate che si ricevono giornalmente, che sfrutta il bisogno di lavoro che in molti hanno a prescindere dall’età.

Come funziona la truffa del curriculum

Tutto inizia con una chiamata da un numero con prefisso italiano (+39), con una voce registrata che informa la persona dall’altra parte dell’apparecchio di aver ricevuto il suo curriculum vitae. Importante sottolineare che molti dei moderni smartphone evidenziano questi numeri come Presunti Spammer; tuttavia, questo filtro non sempre è attendibile e in certi casi vengono segnalati come “disturbatori” anche numeri che non lo sono affatto, come quelli dei corrieri Amazon ad esempio.

Dopo questa introduzione, i truffatori tentano in tutti i modi di spostare la conversazione su WhatsApp, dove fingono di essere rappresentanti di aziende o agenzie di collocamento che, appunto, si dicono interessati al curriculum della vittima.

Una volta ottenuta la fiducia della persona dall’altra parte del telefono, viene inviato un link per compilare un modulo di candidatura. Si tratta, in realtà, di un collegamento malevolo che nasconde al suo interno un malware sviluppato appositamente per rubare dati sensibili (come documenti d’identità e credenziali bancarie), accedere ai conti bancari e, addirittura, accedere alla rubrica del telefono per contattare amici e familiari chiedendo loro denaro usando le scuse più assurde, dai classici problemi economici fino ad arrivare a problemi di salute o problemi con le Forze dell’Ordine.

In un’altra variante della truffa, i malintenzionati digitali propongono piccole attività online con la promessa di facili guadagni. Naturalmente c’è bisogno di un investimento iniziale da parte del malcapitato che viene invitato a investire somme di denaro su presunte piattaforme di trading online che, puntualmente, si rivelano ingannevoli.

Come difendersi dalla truffa del curriculum

La truffa del curriculum vitae è tanto semplice quanto efficace perché sfrutta i bisogni delle persone in cerca di lavoro che da mesi sono in attesa di quella chiamata che potrebbe cambiare le loro vite. Del resto, chi è in cerca di occupazione e invia quotidianamente il proprio CV in giro, non è nuovo a chiamate per fissare colloqui e quant’altro, rendendo ancora più efficace questo inganno.

Oltretutto, utilizzando il prefisso italiano in molti sono incentivati a rispondere alla chiamata ritenendola sicura, perché abituati allo spam proveniente da numeri con prefissi stranieri.

Nonostante questa premessa, però, difendersi da questa truffa è possibile e, per prima cosa, è sempre bene diffidare da chiamate o messaggi non verificati e, anche se promettono opportunità di lavoro, è sempre bene essere cauti.

Utile anche verificare l’esistenza dell’azienda che ha inviato il contatto e, prima di fornire qualsiasi tipo di informazione, è sempre bene fare una rapida ricerca in rete per saperne di più. Naturalmente, in nessun caso andrebbero forniti dati sensibili via WhatsApp, soprattutto documenti o credenziali bancarie.

Infine è bene bloccare i numeri sospetti e segnalarli come spammer dall’apposito menu del proprio smartphone.

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