Cosmo SkyMed, lanciato il satellite italiano: a cosa servirà
Il satellite italiano Cosmo-SkyMed è stato inviato in orbita tramite il razzo Falcon 9 di SpaceX: l'obiettivo è quello di creare una costellazione
Ogni volta che il verde, il bianco e il rosso fanno “capolino” tra le stelle non può che aumentare l’orgoglio di tutto il paese. Il tricolore sventola in maniera ancora più convinta in orbita dopo il decollo nelle ultime ore del razzo Falcon 9 della SpaceX, l’agenzia spaziale guidata da Elon Musk. In testa a questa navicella c’era un satellite completamente italiano, il Cosmo-SkyMed, per la precisione una tecnologia di seconda generazione. Non è il primo in assoluto, con l’obiettivo dichiarato fin dall’inizio di creare una costellazione, come fortemente voluto dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e dal nostro Ministero della Difesa.
Il satellite è partito da Cape Canaveral e il progetto prevede una costellazione da sfruttare in ambito civile e militare. Grazie ai radar Sar di cui sono dotati questi dispositivi, infatti, si può monitorare con la massima attenzione l’ambiente, senza dimenticare le colture agricole e l’evoluzione dei cambiamenti climatici. In aggiunta, dettaglio non certo secondario, terremoti, frane e alluvioni possono essere previsti in largo anticipo, un po’ come stanno facendo anche i cinesi. Il decollo ha fatto tribolare non poco gli scienziati, visto che i rinvii causati dal maltempo e da una nave da crociera fin troppo vicina alla base sono stati ben quattro. I numeri dell’iniziativa a forti tinte italiane sono presto detti.
Il primo lancio in orbita
Anzitutto, si sta parlando del secondo satellite di nuova generazione per quel che riguarda questa tipologia, oltre che il sesto Cosmo-SkyMed in assoluto. I progressi fatti rispetto alle prime volte sono stati sbalorditivi, a partire dalla maggiore risoluzione al suolo fino ad arrivare a una migliore precisione di misurazione. Il debutto risale al 2019: come ha sottolineato l’ASI, si punta a un consolidamento continuo di una infrastruttura che rappresenta un’eccellenza tecnologica italiana riconosciuta a livello mondiale. Le tecnologie in questione osservano il pianeta Terra con la massima attenzione, anche se non scattano alcun tipo di fotografia.
Come funzionano i radar del satellite
Più che altro svolgono un altro tipo di compito. Il radar di cui sono dotati, come già anticipato, si chiama Sar, sigla che identifica il Synthetic-aperture radar. Grazie a questa tecnologia presente nel satellite Cosmo Sky-Med, le microonde che rimbalzano dal suolo vengono raccolte per poi accumulare una serie di informazioni utili, persino in orario notturno e in condizioni atmosferiche non semplici. Le onde appena descritte sono fondamentali per approfondire la posizione di moltissimi oggetti, visto che il passaggio viene ripetuto più volte nel tempo, con una approssimazione di pochi millimetri per quel che riguarda i movimenti successivi di palazzi, ponti e suolo.
Dall’alto, il satellite è in grado di capire se una costruzione o una strada si stanno muovendo in maniera anomala, oppure se una frana si sta staccando, evitando tutte le conseguenze del caso. Grazie a queste tecnologie, negli anni scorsi è stato possibile monitorare il Centro Italia e comprendere quanto gravi fossero i danni provocati dal terremoto che ha devastato questa zona. Non c’è soltanto il nostro paese nei compiti da assolvere comunque. Recentemente Cosmo-SkyMed è stato determinante per predisporre in tempo reale mappe e informazioni sull’eruzione vulcanica avvenuta alle Canarie.