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SCIENZA

L'emergenza climatica peggiora, caldo record in Kuwait: temperature sopra i 50°C

In Kuwait si toccano temperature record, e la situazione non può che peggiorare: è una crisi climatica che non ha precedenti, con gravi conseguenze per la popolazione.

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Il riscaldamento globale sta provocando una crisi climatica senza precedenti, che ora colpisce il Medio Oriente: in Kuwait si stanno toccando temperature da record, e la situazione sembra dover peggiorare con l’ingresso nell’estate. Numerose sono le conseguenze per la popolazione, a partire dall’aumento dei malori per via del caldo estremo. Inoltre hanno avuto inizio le interruzioni controllate di corrente elettrica, per via dell’incredibile aumento della domanda.

Kuwait, record di temperature e disagi per la popolazione

Il Medio Oriente combatte da molti anni con l’aumento delle temperature, che provoca sempre più disagi per la popolazione. In Kuwait, negli ultimi giorni, si sono toccati i 51°C: non è certo una rarità, ma il prolungarsi di questo caldo estremo mette in allarme gli esperti. Anche Paesi che sono da sempre abituati ad un clima torrido iniziano a soffrire per queste ondate di calore, soprattutto perché la loro durata continua ad aumentare. E l’estate è appena cominciata, tanto che gli scienziati prevedono un peggioramento della situazione.

“Non è solo il Kuwait, è l’intera regione che ne soffrirà. La durata delle ondate di caldo sta aumentando” – ha affermato Nadim Farajalla, responsabile della sostenibilità presso la Lebanese American University di Beirut. Una delle prime conseguenze di queste temperature estreme riguarda l’aumento dei malori e addirittura le vittime che si sono contate tra i pellegrini che annualmente compiono lo hajj verso La Mecca. Mentre in Kuwait ha avuto inizio il razionamento della corrente elettrica, come estrema misura per evitare un black out incontrollato.

La scorsa settimana, le autorità sono state costrette per la prima volta a togliere l’elettricità in diverse aree, per una o due ore consecutive. Un problema surreale, se si tiene conto che il Kuwait è uno dei principali Paesi da cui si estrae il petrolio. Il Ministero dell’Elettricità, dell’Acqua e delle Energie Rinnovabili ha già annunciato che ricorrerà nuovamente a questa drastica misura, se necessario: l’aumento della domanda di corrente elettrica potrebbe infatti causare problemi alla distribuzione energetica. Un vero e proprio monito ai Paesi ricchi sulle conseguenze dell’emergenza climatica.

Il problema dei cambiamenti climatici

Gli esperti avvertono da decenni che il Medio Oriente avrebbe attraversato una crisi climatica senza precedenti, che avrebbe coinvolto anche la fornitura di energia elettrica. Uno dei problemi principali riguarda la mancanza di finanziamenti per il rinnovo delle centrali elettriche, che oggi si trovano inadeguate nel rispondere all’aumentata domanda da parte della popolazione. “Mi aspettavo che accadesse due o tre anni fa. Nessuno ha capito l’importanza di adottare misure preventive, bisogna pianificare con anni di anticipo” – ha dichiarato Fuad Al-Own, ex funzionario del Ministero.

Ciò che il Medio Oriente sta affrontando in questo momento (come le drammatiche piogge torrenziali che hanno allagato Dubai in primavera) è una delle conseguenze dei cambiamenti climatici. E non è una situazione limitata a questa regione geografica. L’aumento delle temperature globali, provocato dalle emissioni di CO2 derivanti dall’attività umana, sta già causando numerosi problemi in tutto il mondo. Dallo scioglimento dei ghiacciai alle estati da record che toccano anche l’Europa, siamo ad un passo dal raggiungere il punto di non ritorno.

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