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SCIENZA

C'è un enorme "buco" nel cuore dell'Europa: adesso sappiamo cos'è

L'enigma del "buco" nel cuore dell'Europa è stato finalmente risolto: le prove raccolte da uno scienziato confermano che si tratta di un fenomeno unico.

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La Francia è la terra del vino, disseminata di paesaggi mozzafiato dove ci si reca per inebriarsi dei profumi e delle vigne a perdita d’occhio. E sì, anche del gusto di prodotti davvero unici. Eppure in uno di questi vigneti nel sud del Paese è stata fatta una scoperta inaspettata: c’è un “buco” nel cuore dell’Europa e adesso, grazie al lavoro di un professore della Goethe University di Francoforte, sappiamo con certezza di cosa si tratta.

L’enigma del “buco” nel sud della Francia

A pochi passi da Béziers, una cittadina nel sud della Francia, si trova uno splendido vigneto che è stato chiamato Domaine du Météore. Un nome che già dice molto sull’enigmatica storia di cui questo luogo è stato protagonista: più di 70 anni fa, infatti, tra le vigne dell’azienda i proprietari avevano individuato un enorme “buco” e da allora sono convinti che si tratti di un cratere.

Non si tratta di un’ipotesi troppo azzardata, dal momento che ogni anno l’atmosfera terrestre è raggiunta da tonnellate di meteoroidi, alcuni dei quali – i più grandi e pesanti – riescono a raggiungere il suolo, con un impatto che crea delle voragini visibili. Sono quelli che chiamiamo, appunto, meteoriti (proprio come l’ultimo caduto in Basilicata). C’è solo un problema legato a questi fenomeni: non essendo “distruttivi” come quelli che in epoche lontane hanno profondamente segnato la storia della Terra, modificandone addirittura assetto e aspetto, nel tempo tendono a scomparire e diventa complicato individuarli in tempo.

Per 70 anni gli esperti hanno accusato i proprietari del vigneto francese di aver montato una farsa e che il Domaine du Météore più che un cratere fosse una semplice trovata pubblicitaria. Il geologo e cosmochimico Frank Brenker della Goethe University di Francoforte, incuriosito dalla vicenda, ha voluto studiare a fondo il luogo e finalmente abbiamo una risposta.

Scoperto un cratere da impatto di meteorite

L’Earth Impact Database del Planetary and Space Science Center (Università del New Brunswick), che tiene traccia dei cosiddetti crateri da impatto, finora ne conta soltanto tre in Europa: Rochechouart in Francia, Nördlinger Ries e Steinheimer Becken, entrambe in Germania. Lo studio del professor Brenker, però, potrebbe cambiare tutto.

Da quell’enorme “buco” di circa 200 metri di diametro e 30 metri di profondità, lo scienziato ha deciso di prelevare dei campioni di roccia, in modo tale da analizzarli in laboratori e far luce sulla loro struttura e provenienza. “La dimensione originale del cratere è difficile da valutare – ha spiegato il professor Brenker – poiché la topografia complessiva è piuttosto complessa e l’intensa erosione della vicina Montagne Noire potrebbe aver eroso non solo una parte del bordo del cratere”.

In prima analisi ha individuato tracce visibili di un possibile impatto di meteorite ma è soltanto in un secondo momento che, coadiuvato dal collega Andreas Junge, è riuscito a trovare delle prove difficili da contraddire: “La nostra ricerca è stata eseguita vagliando i terreni utilizzando una piastra piena di magneti ad alta energia – ha spiegato -. Abbiamo isolato più di un centinaio di sferule di ossido di ferro che mostrano una grande varietà di trame, da superfici dentritiche, bugnate a superfici lisce”. A questo si aggiunge, inoltre, che il campo magnetico terrestre nell’area circostante alla depressione è leggermente più debole. Un altro segnale tipico dei crateri da impatto.

“Il ritrovamento di un minimo magnetico all’interno della struttura del cratere insieme alla presenza di sferule da impatto contenenti frammenti bersaglio incastonati in una matrice di diamante d’urto circondata da silicio, ossido di ferro contenente alluminio e resti di ferro-metallo ricco di nichel conferma l’origine dell’impatto del cratere“, concludono gli scienziati. Sì, quell’enorme “buco” in Francia è proprio un cratere da impatto di meteorite.

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