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Google Traduttore offline anche in italiano: come funziona

Google sta aggiornando il proprio servizio di traduzione implementando il machine learning anche nell'applicazione offline, ecco come utilizzarlo in italiano

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Un utente tiene in mano uno smartphone aperto sull'applicazione Google Translate

Google Traduttore è un fedele alleato per chi ha bisogno di un aiuto nel tradurre una parola, una frase o un piccolo testo da una lingua straniera. Negli ultimi tempi, poi, l’implementazione di algoritmi di machine learning ha consentito di migliorare esponenzialmente la qualità della traduzione, rendendo ancora più affidabile Google Translate.

In particolare, a godere dei maggiori benefici del machine learning è stata l’app di Google Traduttore: l’implementazione del Neural Machine Learning, accompagnata da dispositivi mobili sempre più potenti, ha consentito all’azienda di Mountain View di far funzionare Google Traduttore offline. In questo modo non è più necessario avere la connessione dati attiva (o essere collegati a una rete Wi-Fi) per poter sfruttare la potenza degli algoritmi di traduzione di Big G, ma basterà lanciare l’app e digitare la frase da tradurre. Una funzionalità molto comoda soprattutto quando si è all’estero e si ha bisogno di tradurre un cartello stradale o ricevere indicazioni stradali.

Come funziona Google Translate offline

Con l’aggiornamento di giugno 2018, Gloogle Traduttore offline è disponibile anche in italiano (e altre 58 lingue). Per poterlo utilizzare basterà aggiornare l’applicazione, aprire il menu e, tra le varie voci presenti, premere su Traduzioni offline. Si accederà così all’elenco delle lingue supportate da Google Traduttore offline con il Neural Machine Learning. A questo punto basterà scaricare il pacchetto dati della lingua (o delle lingue) che interessa e il gioco è fatto. Anche senza connessione dati si potranno sfruttare le capacità del machine learning per traduzioni impeccabili, o quasi.

Ma perché la nuova versione di Google Translate, con intelligenza artificiale, è meglio di quella vecchia? Facile dirlo: gli algoritmi di machine learning permettono al servizio di Big Gi di affinare le proprie capacità basandosi sia sui dati delle altre traduzioni, sia sui suggerimenti degli utenti. Sarà così in grado di cogliere maggiormente le sfumature della lingua parlata e restituire traduzioni più simili al linguaggio naturale.

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