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Un'altra importante scoperta in Egitto: emersi edifici e tombe antiche

In Egitto gli archeologi hanno rinvenuto quello che era un cimitero di grandi dimensioni in epoca bizantina, con tanto di scritte ancora tutte da decifrare

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Un lungo periodo di pace e un’opulenza mai sperimentata prima: sono queste le due caratteristiche principali dell’Egitto di epoca bizantina, una fase della storia di questo paese che può essere approfondita meglio con una scoperta effettuata proprio di recente. Gli archeologi della nazione africana, infatti, hanno individuato antichi edifici che risalgono agli anni appena descritti.

Si sta parlando degli scavi effettuati dai responsabili del Dipartimento Centrale delle Antichità del Medio Egitto. I resti si trovavano nella città di Al-Qusia, per la precisione nel Governatorato di Assiut. A fare la differenza, poi, sono stati alcuni testi in lingua copta che erano incisi sulle pareti degli edifici stessi. Quali spiegazioni hanno fornito i ricercatori?

I dettagli della scoperta in Egitto

La scritta che fa ritornare indietro all’Antico Egitto è stata composta con inchiostro di colore nero, il tutto su otto righe orizzontali. Entrando maggiormente nel dettaglio della scoperta, nella parte superiore del sito sono stati rinvenuti un cortile, una serie di stanze, un magazzino e persino quello che all’epoca era un camino. Nella parte inferiore, invece, gli archeologi si sono imbattuti in sarcofagi lignei, purtroppo in pessimo stato di conservazione, arredi funerari e ossa umane. In poche parole si trattava di un vero e proprio cimitero, con tanto di tombe rupestri scavate interamente nella roccia e che risalgono all’Antico e Medio Regno.

È un periodo davvero proficuo quello che sta vivendo lo stesso Dipartimento, visto che pochi giorni prima di questa scoperta archeologica legata all’Egitto era riuscito a portare alla luce altri tesori. In questo caso, i reperti consistevano in vasi e anfore di epoca greco-romana, a conferma del fatto che l’area in cui si è scavato era molto importante come centro nevralgico dal punto di vista commerciale. A rendere la zona tanto strategica ci ha pensato un’infrastruttura creata all’epoca, il Canale di Sesostris che collegava il Mar Rosso con il Mediterraneo.

Le rotte commerciali dell’antico Egitto

Come se non bastasse, la missione archeologica in Egitto ha consentito di rintracciare un pendio di enormi dimensioni che sale fino alla sommità di un muro altrettanto gigante che è tornato alla luce per la prima volta dopo tempo immemore nel 2017. Si sta parlando del lato settentrionale di una grande muraglia, non lontano dal corridoio che veniva sfruttato dagli antichi egizi per scopi doganali e fiscali. Tornando a parlare degli edifici rinvenuti ad Al-Qusia, vale la pena soffermarsi su quelli che sono gli scritti in lingua copta. Che cosa dicono esattamente questi messaggi così lontani nel tempo?

Sulle pareti è stato lasciato impresso per sempre un testo di suppliche religiose, un contenuto che ovviamente non stupisce visto che si ha a che fare pur sempre con un antico cimitero. La traduzione esatta non è stata ancora possibile, ma gli storici sono già al lavoro per capire a cosa corrispondessero queste preghiere. Vicino alla scritta ci sono anche delle mensole realizzate in fango e fieno, con tutta probabilità dei ripiani che servivano per conservare in modo accurato i manoscritti dei monaci. In pratica è l’ennesimo capitolo della riscoperta dell’antico Egitto che sta proseguendo da qualche tempo a questa parte, una storia che riserva una sorpresa dopo l’altra.