L’insegnamento nell’era del digitale fra sfide e un nuovo futuro
Dall’uso della realtà aumentata alla battaglia contro il digital divide: le sfide e i nuovi strumenti che, per gli esperti di Cambridge University Press & Assessment, cambieranno l’insegnamento.
La tecnologia ha un ruolo sempre più centrale nell’apprendimento, così tanto che insegnamento e digitale rappresentano ormai un binomio imprescindibile. Ma come sta cambiando il mondo della scuola e quali sfide dovrà affrontare nel futuro?
Cambridge University Press & Assessment ha provato a rispondere a queste domande, indagando il legame fra scuola e digitale. Il nuovo brand è nato dall’unione di Cambridge Assessment, Ente certificatore della lingua inglese, e la casa editrice Cambridge University Press, riscuotendo da subito un grande successo.
Una scuola digital
Secondo i dati raccolti dal sondaggio Italian Teachers Survey, che ha coinvolto docenti delle scuole italiane statali di primo e secondo grado, il 79% degli insegnanti considera il digitale uno strumento indispensabile per l’attività didattica. Secondo i docenti, la tecnologia è pronta ad occupare un posto di rilievo nelle aule, ma è fondamentale non ignorare alcune problematiche come il digital divide, una sfida fondamentale da affrontare per accedere a un insegnamento che sia più inclusivo.
La realtà virtuale e aumentata per l’apprendimento
La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) possono diventare strumenti utili per l’apprendimento linguistico, consentendo di memorizzare meglio vocaboli e storie. Lo rivelano gli esperti di Cambridge University Press & Assessment in un podcast dedicato nella serie Teachers Talk Tech e disponibile sulle principali piattaforme di streaming.
La realtà aumentata consente agli utenti di unire elementi digitali e percezioni reali, mentre la realtà virtuale permette di accedere a una simulazione digital. Entrambe possono diventare fondamentali per alunni e docenti. L’insegnamento che sfrutta la multimodality e che usa audio e supporti visivi per stimolare l’apprendimento si è rivelato un modello vincente, aumentando – sia nelle scuole che all’Università – la motivazione e il coinvolgimento. Non a caso nella University of Victoria in Canada e nella University of South Australia sono stati implementati progetti basati sulla AR per stimolare l’apprendimento della lingua francese e inglese con un approccio immersivo.
Il trend della gamification
Con l’arrivo del digitale nelle aule italiane è nato anche il fenomeno della gamification, ovvero l’utilizzo di giochi e piattaforme ludiche come strumenti d’apprendimento. Un trend che sta prendendo sempre più piede all’interno delle scuole ed è considerato dal 56% dei docenti dell’Italian Teachers Survey fra le maggiori novità didattiche. Un’opportunità preziosa per risolvere alcune criticità: consente infatti di mantenere gli studenti motivati e di individuare quali sono gli stimoli più adatti alla classe.
L’importanza del benessere digitale
Ma le sfide non finiscono qui. Fra gli obiettivi principali nelle scuole c’è infatti il raggiungimento del benessere digitale, ovvero l’uso consapevole e attento della tecnologia sfruttando le sue potenzialità nel migliore dei modi. Obiettivo finale è sviluppare connessioni positive fra gli studenti e gli insegnanti, evitando al tempo stesso i possibili danni povocati da un uso sbagliato dei dispositivi e delle piattaforme. Per approfondire il tema, gli esperti di Cambridge University Press & Assessment hanno condiviso consigli e riflessioni in un episodio del podcast Teachers Talk Tech.
Insegnanti e competenze digitali
Secondo la ricerca Italian Teachers Survey, che viene svolta annualmente da Cambridge University Press & Assessment, negli ultimi due anni il 56% dei docenti ha dovuto approfondire le proprie competenze digitali dal punto di vista non solo tecnologico, ma anche pedagogico. Oggi queste competenze sono alla base del benessere degli studenti e sono fondamentali per realizzare un’esperienza didattica positiva. Nella puntata dedicata del podcast Teachers Talk Tech gli esperti suggeriscono alcune buone pratiche per sviluppare il proprio metodo d’insegnamento, integrando il digitale alla didattica per affrontare il futuro che verrà.