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Ecco Threads, la nuova app di Mark Zuckerberg

Descritta da molti come l'anti Twitter, al momento Threads sembra un'estensione di Instagram, anche per la quantità di dati che raccoglie sull'utente

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Si chiama Threads, è sviluppata da Instagram Inc. ed è la risposta del gruppo Meta di Mark Zuckerberg al “nuovo” Twitter di Elon Musk. Attiva ufficialmente in USA a partire dal 6 luglio, e in Italia dal giorno successivo, Threads è un’app che servirà a creare conversazioni basate sul testo. Per quale motivo sia stata sviluppata dal team di Instagram, notoriamente specializzato nella comunicazione per immagini, non lo sa ancora nessuno.

Cos’è “Threads, an Instagram app”

Threads è un’app al momento disponibile solo per iOS, quindi per gli iPhone (notoriamente i migliori telefoni per usare Instagram) e nell’App Store è descritta così: Threads, an Instagram app. L’app è utilizzabile da utenti con età minima di 12 anni ed è separata dall’app di Instagram.

Dalla descrizione dell’app si intuisce che Meta punti soprattutto alla creazione di comunità aggregate per interessi: “Threads è il luogo in cui le community si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che ti interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani. Qualunque cosa ti interessi, puoi seguire e connetterti direttamente con i tuoi creatori preferiti e altri che amano le stesse cose o creare un tuo fedele seguito per condividere le tue idee, opinioni e creatività con il mondo“.

Non è ancora noto se sarà possibile usare Threads senza avere già un account Instagram: negli screenshot pubblicati sull’App Store, infatti, si vede solo la schermata per accedere usando l’account Instagram già esistente.

Non si sa nemmeno se ci saranno limiti di lunghezza per i post, mentre è già visibile che sarà possibile usare testo, emoji e foto e che sarà possibile interagire con un messaggio esprimendo un cuore, mettendo un commento o inviando un messaggio IG Direct. Sono esattamente le stesse opzioni previste su Instagram e anche la grafica e le icone dell’app sono le stesse.

Threads, quindi, sembrerebbe una sorta di espansione di Instagram più che un’app scritta da zero dagli sviluppatori. A tal proposito, visto le polemiche che ci sono state su Instagram, sarà interessante capire se su Threads i post vengono visualizzati in ordine cronologico o selezionati da un algoritmo.

Threads contro Twitter?

Meta non lo ha dichiarato ufficialmente, ma le voci su Threads che hanno circolato a lungo prima del lancio hanno descritto l’app come la risposta di Meta a Twitter. Al momento, come anticipato, Threads assomiglia più a Instagram che a Twitter o altre app, ma staremo a vedere come si evolverà nel tempo e se avrà il successo di Instagram, che è decisamente maggiore di quello di Twitter.

Nel frattempo, però, il fondatore ed ex CEO di Twitter, Jack Dorsey, ha già fatto le pulci alla privacy policy dell’app scoprendo che Threads, in fase d’installazione, richiede l’accesso ad una grandissima quantità di dati: praticamente tutti quelli registrati da un iPhone.

La stessa grande quantità di dati viene raccolta dall’app per Android, che è già pronta e visibile sul Play Store, ma non è ancora utilizzabile (e non c’è una data ufficiale).

Il nuovo proprietario di Twitter, il tanto criticato Elon Musk, ha risposto al tweet di Dorsey con un assai significativo “Yeah“.