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SCIENZA

Hanno intercettato un altro asteroide diretto sulla Terra

La Nasa sta seguendo attentamente i movimenti di un asteroide che sembra essere diretto verso la Terra: l'impatto è previsto per il 2046, a meno che prima non venga deviato

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Diciamolo pure: moltissimi di noi conoscono a menadito diverse trame di film fantascientifici dove un asteroide inizia ad avvicinarsi sempre più minacciosamente alla Terra fino ad arrivare all’inevitabile, sia esso l’impatto con relativo disastro o un salvataggio miracoloso. Ciò di cui non siamo, però, davvero del tutto consapevoli è quanto sia reale la possibilità di un tale evento ed è qui che entrano in gioco gli esperti, con le loro previsioni e con tutte le azioni di prevenzione del caso.

Un esempio? Nelle ultime settimane gli scienziati della NASA stanno tenendo sott’occhio proprio un asteroide, di nome 2023 DW, che secondo le stime degli astronomi e degli astrofisici potrebbe colpire il pianeta entro il 14 febbraio 2046. Destino inevitabile? Non è detto, ed è proprio per scansare questo pericolo che l’agenzia spaziale sta lavorando alacremente.

L’avvistamento dell’asteroide 2023 DW

Come sempre, è giusto fare un passo indietro per capire come e perché gli scienziati siano arrivati a prevedere l’impatto dell’asteroide sulla Terra. Era il 26 febbraio quando Georges Attard e Alain Maury, esperti del programma di ricerca di asteroidi MAP – NASA basati a San Pedro de Atacama, stavano osservando il cielo su ampio raggio, con esplorazioni che andavano dai 5 ai 50 milioni chilometri dalla superficie terrestre.

Nel corso di questa osservazione, eccolo lì: a una distanza di 10 milioni chilometri è comparso quello che sembrava essere un “puntino anomalo” in movimento. Attard e Maury, in collaborazione con un altro collega, Daniel Parrott, hanno dunque deciso di monitorarlo e hanno scoperto che si trattava in effetti di un asteroide, per altro con dimensioni e velocità molto simili a quello che ha causato l’Evento di Tunguska.

L’allerta asteroide e gli studi

Per chi non lo sapesse, l’Evento di Tunguska è ciò che accadde il 30 giugno 1908 in Siberia, quando un meteorite si schiantò contro la Terra, generando un’esplosione che abbatté decine di milioni di alberi e generò un bagliore visibile a 700 km circa di distanza. Si trattò di un evento catastrofico, tanto che venne stimato che la conseguente onda d’urto potesse essere paragonabile a una scossa di terremoto di grado 8 della scala Ritcher: una potenza in grado di distruggere una grande area metropolitana.

La somiglianza tra l’asteroide 2023 DW e quello che, almeno sulla carta, ha causato l’Evento di Tunguska ha dunque messo in allerta Attard, Maury e Parrott. Gli scienziati ne hanno subito registrato le caratteristiche fisiche (50 metri di diametro e circa 80 metri di lunghezza) e lo hanno inserito nella lista di oggetti pericolosi in orbita attorno al pianeta. E, intanto, hanno cominciato degli studi, insieme al loro team, per prevedere le reali possibilità d’impatto.

La lista dei rischi e le previsioni

Attualmente, 2023 DW ha tutto il potenziale per colpire la Terra, ma a seguito dei recenti esperimenti di deviazione degli asteroidi e, soprattutto, anche grazie all’osservazione minuziosa portata avanti dalla NASA, l’impatto potrebbe essere scansato o, addirittura, verificarsi in condizioni tali da non creare alcun disastro. Secondo Attard, Maury e Parrott, la collisione potrebbe avvenire il 14 febbraio 2046 e hanno anche creato una mappa di probabili punti che potrebbero essere colpiti, ma il viaggio dell’asteroide potrebbe anche portarlo più lontano del previsto.

Non resta dunque che attendere e non allarmarsi: l’osservazione proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi anni e, secondo la NASA, anche nel caso più infausto si avrebbe tutto il tempo di limitare i danni.