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E se sulle origini della Terra ci sbagliassimo? La scoperta che cambia tutto

Le origini della Terra potrebbero avere una spiegazione diversa da quella che è sempre stata data per certa: stavolta a essere coinvolto è stato il Sole

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Le origini della Terra non sono ancora chiare al 100%. Sono state formulate teorie di ogni tipo, l’ultima delle quali promette di essere non meno rivoluzionaria di altre. Si tratta dello studio condotto dagli astrofisici stellari del Goddard Space Flight Center della NASA che si trova a Greenbelt, nel Maryland. Che cosa è stato ipotizzato esattamente?

I primi elementi costitutivi del nostro pianeta non sarebbero altro che la conseguenza delle eruzioni del Sole. Per arrivare a questa conclusione sono stati condotti degli esperimenti ad hoc, in modo da comprendere il comportamento delle particelle solari e dei gas atmosferici. La ricerca è stata già pubblicata nella rivista “Life”.

Le prime teorie sulle origini della Terra

In pratica, si è capito come lo scontro tra particelle e gas abbia dato vita ad acidi carbossilici e amminoacidi, proprio gli elementi alla base delle proteine e della vita organica in generale. Non è la prima volta che si parte dagli amminoacidi per risalire alle origini della Terra. Una delle teorie più intriganti è quella formulata verso la fine dell’800, quando si spiegò che la vita sul nostro pianeta fosse cominciata in una sorta di “stagno” di piccole dimensioni e molto caldo. In pratica, una vera e propria “zuppa” di sostanze chimiche. Le condizioni primordiali furono poi ricreate in laboratorio.

Nel 1953 Stanley Miller riempì un’intera stanza chiusa con metano, ammoniaca, acqua e idrogeno molecolare, accendendo di continuo una scintilla elettrica, come se fosse un fulmine. Dopo una settimana si erano effettivamente formati 20 amminoacidi. Gli ultimi 70 anni hanno complicato questa ricostruzione. Ora si crede che l’ammoniaca e il metano fossero meno abbondanti del previsto. L’intuizione della NASA sulle origini della Terra ha invece preso spunto dai dati della missione Kepler, lanciata nel 2009 per individuare pianeti simili al nostro. L’idea innovativa è stata appunto quella delle particelle energetiche del Sole.

Le origini della Terra e il ruolo del Sole

La missione dell’agenzia spaziale americana ha osservato stelle lontane in diverse fasi del loro ciclo di vita, fornendo informazioni preziose sul passato della stella. Nei primi 100 milioni di anni della Terra, il Sole era molto più debole di quello che conosciamo noi (circa il 30% in meno), ma le sue eruzioni erano frequenti (3-10 giorni rispetto ai 100 anni odierni). In questo modo le particelle venivano lanciate alla velocità della luce, andandosi a scontrare con l’atmosfera terrestre e dando il via a una serie di reazioni chimiche. La ricerca pubblicata su “Life” ha avuto il merito di colmare una lacuna di non poco conto.

Le analisi condotte finora hanno puntualmente ignorato i raggi cosmici galattici per un motivo ben preciso, la necessità di attrezzature specializzate come ad esempio gli acceleratori di particelle. Non sono mancate comunque le sperimentazioni in questo senso, in particolare è stata creata una miscela di gas corrispondente all’atmosfera della Terra primordiale. Anidride carbonica, azoto molecolare, acqua e metano sono stati combinati tra loro, prima di sparare letteralmente delle miscele a base di protoni e di innescare delle scariche di scintille per simulare i fulmini. Dopo l’ultimo studio scientifico, la verità sulle origini della Terra non sembra mai essere stata così vicina.