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Perché i cani sono gli unici animali che sanno fare "gli occhi dolci"

Grazie alla domesticazione, i cani hanno sviluppato fibre muscolari a contrazione veloce che permettono di fare espressioni facciali simili a quelle umane

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Perché i cani sono gli unici animali che sanno fare "gli occhi dolci" Fonte foto: 123RF

Sono i migliori amici dell’uomo, vivono con noi e ci accompagnano diventando parte della nostra famiglia: i cani sono ormai compagni insostituibili delle nostre giornate. Eppure, nei secoli, la loro evoluzione e l’addomesticamento li hanno portati a essere molto diversi dalle prime specie, o dai cugini lupi: hanno anche sviluppato capacità diverse, tra cui quella di farci gli occhi dolci.

La domesticazione del cane

L’evoluzione, lo sappiamo, permette alle creature che vivono sulla Terra di adattarsi all’ambiente che le circonda, per sopravvivere e per portare avanti la specie. In molti casi, gioca un ruolo fondamentale anche l’addomesticamento o domesticazione, cioè il processo attraverso cui una specie selvatica viene resa dipendente dalla convivenza con l’uomo. Un procedimento che può durare anche a lungo per le diverse specie, e che su alcune può essere più complicato.

Su altre, invece è più facile: il cane in cima alla lista. È anche per questo che si tratta di una specie su cui sono stati condotti molti esperimenti, per capire come si è adattata e come si è evoluta: recentemente abbiamo per esempio scoperto che i cani vivono il lutto.

Gli “occhi dolci”

Uno studio recente ha spiegato che i cani nei secoli hanno sviluppato muscoli facciali in grado di fare movimenti molto più veloci di quelli dei lupi, e anche molto più simili a quelli umani. In questo modo la comunicazione tra cani ed esseri umani è decisamente migliore: ecco perché subiamo il “fascino” del volto canino.

Non è la prima volta che scopriamo un fenomeno simile: uno studio precedente ha spiegato che i cani hanno evoluto un muscolo nelle loro sopracciglia, che i lupi non hanno. Lo hanno fatto per via (o per colpa) della selezione umana.

Questi due studi sono stati approfonditi, e i risultati sono stati rivelati durante una conferenza di Biologia Sperimentale in Pennsylvania: negli esseri umani, la maggior parte dei muscoli facciali sono composti di fibre fatte da una proteina chiamata miosina, che permette loro di contrarsi rapidamente, ma li fa anche stancare più velocemente: per questo le nostre espressioni facciali sono rapide, ma di breve durata. Esistono anche dei muscoli a contrazione lenta, per movimenti più lunghi.

Gli scienziati hanno contato il numero di fibre a contrazione rapida e lenta nei muscoli intorno all’occhio e alla bocca di sette specie di cani e dei lupi grigi. Hanno così scoperto che tra il 66 e il 95% delle fibre muscolari nei cani sono a contrazione rapida, ma solo il 25% di quelle dei lupi. Invece i muscoli a contrazione lenta sono il 10% di quelli identificabili nei cani, e circa il 29% nei lupi.

Grazie al numero più alto di più fibre veloci nei muscoli, i cani possono mettere su rapidamente una serie di espressioni facciali, compresi i caratteristici “occhi dolci”: un processo che è fondamentale per la comunicazione uomo-cane. Invece i lupi hanno bisogno delle fibre a contrazione lenta per alcuni dei movimenti necessari alla sopravvivenza, tra cui, per esempio, come l’ululato. Questi risultati suggeriscono che gli esseri umani possono avere allevato cani che riescono a produrre espressioni facciali più veloci, e di conseguenza più simili al modo di comunicare umano – anche perché abbiamo scoperto che alcune specie imparano le parole come fanno i bambini.

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