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SCIENZA

Forse c'è un mondo nascosto nel sistema solare, si chiama "Pianeta 9"

Una teoria suggerisce dal 2015 l'esistenza di un mondo sconosciuto, Pianeta 9, oltre l'orbita di Nettuno: ecco i dati a supporto

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Pianeta 9 Fonte foto: 123RF

Da anni si ipotizza la presenza di un misterioso “Pianeta 9”. Un team internazionale di ricercatori ha recentemente sollevato nuovamente l’attenzione sul tema, presentando ciò che descrivono come un supporto statistico notevole a tale ipotesi. Si parla, dunque, di un corpo celeste sito oltre l’orbita di Nettuno. Vediamo nel dettaglio quali sono gli elementi a supporto in questo caso.

La teoria del Pianeta 9

Tutto ha avuto inizio nel 2015, quando due astronomi del Caltech hanno individuato un particolare schema ricorrente nei movimenti registrati di sei oggetti celesti posti oltre Nettuno. Si evidenziava un raggruppamento orbitale privo di spiegazione acclarata, sfruttando i modelli gravitazionali noti. Tutto ciò suggeriva l’esistenza di un pianeta ancora sconosciuto.

Facile comprende come questa teoria abbia collezionato numerose critiche, almeno inizialmente. Non che oggi sia generalmente accettata, occorre dirlo, ma la situazione è leggermente mutata. Gli altri esperti erano soliti attribuire le anomalie riscontrate a degli errori statistici, ma nuovi studi rafforzano quell’idea. Un corpo massiccio continua a esercitare una forza gravitazionale su tali corpi celesti. Un pianeta nascosto sembrerebbe sfuggito alla nostra osservazione del Sistema solare.

Test recenti e teorie alternative

Il team ha svolto delle simulazioni avanzate, concentrandosi soprattutto sugli oggetti caratterizzati da orbite lunghe, intersecanti con quella di Nettuno. Nello specifico ci si è focalizzati sui corpi il cui perielio (punto più vicino al Sole) si trova tra 15 e 30 unità astronomiche.

I risultati ottenuti hanno evidenziato come un ipotetico pianeta massiccio incluso nel modello corrisponda in maniera alquanto accurata a quello che è il comportamento evidenziato degli oggetti. Un’aderenza migliore rispetto ai modelli privi di tale discusso elemento.

Nonostante il tempo investito, però, le simulazioni non sono state in grado di garantire una precisa localizzazione del fantomatico Pianeta 9. Al tempo stesso, inoltre, non hanno escluso matematicamente altre eventuali soluzioni. Viene dunque da chiedersi quali siano le teorie alternative.

Un altro team di studiosi ha ipotizzato che queste particolari orbite osservate possano essere una conseguenza diretta di un incontro ravvicinato tra una stella dalla massa inferiore al Sole e il nostro Sistema.

Sono state condotte circa 3000 simulazioni al fine di testare questa teoria. Sono stati esplorati gli effetti di stelle di differenti distanze in masse. I risultati non escludono la prima teoria ma, di fatto, suggeriscono che un passaggio ravvicinato potrebbe aver generato tali perturbazioni.

Ciò che è certo è che la comunità scientifica necessita di ulteriori osservazioni per confermare o smentire le ipotesi attuali. Si stima infatti d’essere riusciti a identificare appena l’1-10% degli oggetti transnettuniani. Una ghiotta opportunità in tal senso è l’imminente attivazione dell’Osservatorio Vera Rubin. Potremo infatti esplorare più a fondo le regioni remote del Sistema solare. Potremo mettere alla prova la teoria del Pianeta 9 e non solo.

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