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SCIENZA

Sembra un normale polpo, ma ha una caratteristica unica: la scoperta

Gli scienziati lo conoscevano già da tempo, ma nessuno avrebbe immaginato che questo piccolo polpo avesse una caratteristica tanto speciale.

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I polpi sono animali straordinari e davvero unici. Tra le varie peculiarità (potremmo elencarne moltissime) è celebre la loro incredibile capacità mimetica: sono in grado di cambiare colore e persino consistenza, diventando un tutt’uno con l’ambiente in cui si trovano. Il mimetismo li aiuta a sopravvivere, ma al contempo rende difficile per i biologi marini riuscire a rintracciarli e monitorarli in natura. In una parola: studiarli.

Un nuovo studio sul polpo zebra pigmeo, pubblicato sulla rivista Plos One, potrebbe dare una svolta a tutto questo: i ricercatori hanno scoperto una caratteristica unica, del tutto simile alle nostre “impronte digitali”.

Scoperta caratteristica unica nel polpo zebra pigmeo

Il polpo striato minore del Pacifico (Octopus chierchiae) è una creatura già nota alla scienza. Chiamato anche polpo zebra pigmeo, come l’animale da cui prende il nome possiede delle caratteristiche strisce che si manifestano sin dai primi giorni di vita. Ma sembra proprio che condivida con l’equino africano qualcosa in più.

Una nuova ricerca dell’Università di Berkeley in California, pubblicata sulla rivista Plos One lo scorso 12 aprile 2023, ha scoperto che questo piccolo polpo striato possiede una caratteristica che potremmo paragonare alle nostre “impronte digitali”: lo schema di strisce è unico per ogni esemplare e con molta probabilità aiutano questi animali a identificarsi a vicenda nel corso della vita.

Il team di ricercatori ha scattato per settimane foto di 25 polpi zebra pigmei appena nati e allevati in laboratorio, studiandone i motivi a strisce che vi comparivano e tracciandoli accuratamente con Adobe Illustrator. In maniera del tutto inaspettata si sono accorti che i piccoli polpi mostravano schemi unici e individuali già dal quinto giorno di vita e che tali modelli, di fatto, restavano invariati anche nelle settimane a seguire.

Le potenzialità di un nuovo organismo modello

Com’è proprio dei polpi, gli esemplari allevati in laboratorio erano in grado di cambiare colore e consistenza data l’innata capacità mimetica, ma mai le strisce subivano delle variazioni. “Abbiamo notato che i polipetti che stavamo allevando – ha spiegato il team – sembravano mantenere gli stessi motivi a strisce dall’età in cui le strisce sono state visibili per la prima volta: il motivo a strisce non si è mai spostato, è semplicemente cresciuto proporzionalmente all’animale, in ogni polipetto che abbiamo allevato e osservato. Abbiamo pensato che fosse interessante e degno di nota, e forse utile per il potenziale studio della storia della vita e dell’ecologia di questa specie in natura”.

Degno di nota è dir poco, considerato che l’ipotesi delle strisce individuali come “impronte digitali” del polpo zebra pigmeo ha trovato conferma quando i biologi hanno coinvolto dei volontari (non scienziati): oltre la metà di essi ha individuato delle differenze specifiche il 90% delle volte o anche più.

È un dato di fatto che gli esemplari di Octopus chierchiae siano ben distinti l’uno dall’altro e questo, dopo anni di studi, potrebbe finalmente risolvere il problema della loro identificazione e rintracciamento, consentendo dunque ai ricercatori di monitorarli ed “etichettarli” rintracciandone il lignaggio genetico. Questa caratteristica, unita alla capacità di riprodursi più volte e vivere più a lungo di altri cefalopodi, rende il polpo zebra pigmeo un ottimo candidato per diventare un nuovo organismo modello per la ricerca sui cefalopodi.

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