Previsioni meteo Epifania: neve, pioggia e vento estremi. Dove colpirà il vortice ciclonico
Arriva un nuovo vortice ciclonico che si abbatterà sull'Italia durante il weekend dell'Epifania, con temperature sotto lo zero, pioggia e neve anche a bassa quota.
Il weekend è alle porte e sono molti gli italiani che si stanno organizzando per festeggiare l’Epifania: il meteo non sarà però clemente con chi vorrebbe concedersi qualche giornata all’aria aperta. È infatti in arrivo un nuovo vortice ciclonico che, dalla Francia, punta dritto sul nostro Paese. Le conseguenze? Crollo repentino delle temperature, piogge abbondanti e nevicate anche a bassa quota. Ecco quali sono le regioni più colpite.
Epifania, le previsioni meteo
Proprio in queste ore, un cuneo di alta pressione risale dall’Atlantico, provocando un’intensa perturbazione in Francia che si dirige anche verso l’Italia. Già da questo venerdì 5 gennaio, il bel tempo sta lasciando spazio a piogge e nevicate nelle regioni del Nord, per poi diffondersi verso il Centro nel pomeriggio e colpire anche il Sud, a partire dalla mattinata di sabato 6 gennaio. Sono previste forti raffiche di vento e precipitazioni abbondanti in quasi tutto il nostro Stivale, con piogge intense soprattutto su Liguria e Alta Toscana, dove potrebbe scattare l’allerta per possibili alluvioni.
Nell’arco alpino ci saranno forti nevicate, con imbiancamenti previsti fino a basse quote (tra i 1.000 e i 1.400 metri). In Piemonte, cadranno fiocchi sino ai 600-700 metri di altitudine – ma gli esperti ritengono che potrebbero essere coinvolte anche le zone pianeggianti della regione. Nel weekend dell’Epifania, la neve si estenderà anche lungo la dorsale appenninica, a quote fino ai 1.200 metri sul versante settentrionale e fino ai 1.600 metri su quello centrale. Il maltempo dovrebbe migliorare all’inizio della prossima settimana, ma da domenica 7 gennaio è previsto il primo, vero crollo delle temperature.
Dopo un’estate rovente e un autunno ben al di sopra della media stagionale, l’inverno ha avuto inizio in sordina. Si può dunque dire che nei prossimi giorni avremo il primo assaggio della stagione fredda, con temperature in rapido calo – si toccheranno anche i 7-8°C in meno rispetto alla media stagionale. Questo clima dovrebbe perdurare per tutta la prossima settimana, portando le prime gelate in Italia. Ma la situazione climatica rimane profondamente instabile, tanto da rendere difficile fare previsioni abbastanza attendibili.
Le conseguenze del cambiamento climatico
Il riscaldamento globale fa infatti sentire le sue conseguenze: l’aumento delle temperature, che abbiamo registrato la scorsa estate come mai era accaduto prima, è solo il primo – e forse più evidente – effetto dei cambiamenti climatici. Anche ora che il freddo è davvero alle porte, l’instabilità della situazione rende molto più complicato non soltanto avere previsioni attendibili di quello che sarà l’andamento dell’inverno, ma soprattutto ci espone a notevoli rischi. L’anno è già iniziato con potenti alluvioni che hanno colpito il Centro Europa, con i livelli di acqua dei principali fiumi saliti oltre il massimo storico e con inondazioni che hanno causato gravi danni.
La situazione non sembra destinata a migliorare: i cambiamenti climatici, secondo diversi studi, ci spingeranno a dover affrontare sempre più eventi estremi – i quali aumenteranno non solo in frequenza, ma anche in intensità. Sempre più difficile, d’altra parte, sembra diventare anche la realizzazione di modelli climatici sulla base delle correnti oceaniche. Il riscaldamento delle acque e lo scioglimento sempre più veloce dei ghiacciai influenzano notevolmente la formazione delle perturbazioni nell’Atlantico, con conseguenze ormai divenute drammatiche.