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Forse c'è qualcosa dentro la Nebulosa Anello: ecco cosa hanno visto gli scienziati

Il telescopio James Webb ha scattato nuove foto ad alta risoluzione della Nebulosa Anello: così gli scienziati si sono accorti che forse, al suo interno, c'è qualcosa di inatteso.

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Persa nello spazio più profondo (seppur non troppo distante dal nostro pianeta), ecco la Nebulosa Anello. Da anni è nel mirino di molti telescopi, rappresentando un panorama davvero affascinante per scienziati e semplici curiosi. Di recente, James Webb è riuscito a scattare nuove foto ad altissima risoluzione, evidenziando persino dettagli che non si erano mai visti prima. E gli astronomi hanno così potuto scoprire qualcosa di incredibile.

Che cos’è la Nebulosa Anello

La Nebulosa Anello, chiamata anche M57 o NGC6720, è una nebulosa planetaria: questo nome, sebbene improprio, viene impiegato per identificare quei corpi celesti che in passato, potendo contare solo su strumenti molto meno potenti rispetto a quelli attuali, gli scienziati credevano fossero dei sistemi planetari in fase di evoluzione. In realtà, quello che possiamo vedere non è altro che l’insieme del materiale espulso da una stella nella sua fase finale della vita. Quella ripresa da James Webb è forse una delle nebulose più note, scoperta nella seconda metà del ‘700 e studiata a lungo da tantissimi astronomi. Si trova nella costellazione boreale della Lira, ed è distante dalla Terra appena 2.000 anni luce. ⁣

Le nuove immagini di James Webb

Il telescopio spaziale James Webb, uno degli strumenti più all’avanguardia di cui oggi dispone la NASA, è costantemente alla ricerca di fenomeni astronomici da immortalare, fornendo agli scienziati informazioni preziosissime. Di recente ha catturato delle incantevoli foto che ritraggono la Nebulosa Anello come non l’avevamo mai vista prima, grazie alla loro alta definizione che mette in evidenza anche i più piccoli dettagli. Una prima immagine è stata scattata dal Mid-Infrared Instrument (MIRI), che lavora nella regione del medio infrarosso: la cavità interna della nebulosa è di un intenso colore rosso, che sfuma sull’arancione verso i margini esterni, mentre l’anello vira da un tenue azzurro al blu/viola più esterno.

La seconda foto, invece, è stata scattata dalla Near-Infrared Camera (NIRCam), che lavora nella regione del vicino infrarosso: in questo caso, la tavolozza dei colori cambia radicalmente. Se la cavità interna della nebulosa assume sfumature blu e verdi, l’anello è di un intenso colore arancione che vira verso il rosa nei margini esterni. Oltre ad essere due immagini davvero spettacolari, quelle catturate da James Webb offrono agli astronomi la possibilità di carpire qualche dettaglio inedito sulla Nebulosa Anello. Dall’osservazione, infatti, sono emersi dei particolari che danno credito ad un’ipotesi alquanto sorprendente.

La scoperta sensazionale

La struttura della Nebulosa Anello è ora nitida come non lo era mai stata in passato. Nella cavità al centro si nasconde la stella – una nana bianca – che ha espulso i suoi strati più esterni nella fase finale della sua vita, dando origine ad un agglomerato di gas e polveri. Si può notare chiaramente la presenza di zone ricche di idrogeno molecolare e altre in cui il gas è particolarmente caldo. Inoltre si osserva un anello sottile, il quale è formato da molecole ricche di carbonio. E per la prima volta, gli scienziati hanno trovato indizi che fanno supporre la presenza di una seconda stella.

Si tratterebbe di un corpo celeste di massa inferiore, probabilmente in orbita attorno alla stella principale, che potrebbe spiegare la struttura così particolare che la Nebulosa Anello ha assunto dalla sua nascita. Gli astronomi continueranno a tenerla d’occhio, perché potrebbe fornire moltissime altre informazioni interessanti: d’altra parte, anche il nostro Sole un giorno – molto lontano, ovviamente – diventerà una nana bianca, ed è importante osservare da vicino quello che potrebbe essere il suo destino.