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SCIENZA

Rilevati quasi 200 pesticidi nelle case europee, oltre il 40% sono tossici e dannosi

E se le nostre case fossero piene di sostanze tossiche pericolose per ambiente e salute? Secondo uno studio è così, i dati parlano chiaro.

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Pesticidi rilevati nelle case Fonte foto: 123RF

E se i più dannosi “cocktail tossici” si trovassero proprio all’interno delle nostre case? È il quadro che emerge da uno studio che ha esaminato la polvere in abitazioni presenti su tutto il territorio europeo, delineando un quadro decisamente preoccupante. Oltre 200 pesticidi sono normalmente presenti, un dato che dovrebbe spingere le autorità a valutare per bene i rischi dovuti a queste sostanze, regolamentandone la vendita e l’utilizzo.

Il più grande studio sui pesticidi nelle case

I risultati preliminari di quello che a tutti gli effetti è il più grande studio del suo genere, dal titolo Pesticide residues with hazard classifications relevant to non-target species including humans are omnipresent in the environment and farmer residences, sono stati pubblicati su Environment International (Science Direct) nel novembre 2023.

“L’uso intensivo e diffuso di pesticidi solleva gravi preoccupazioni per l’ambiente e la salute umana – si legge nell’abstract, entrando poi nel merito della ricerca vera e propria -. Sono stati studiati la presenza e i livelli di 209 residui di pesticidi (sostanze attive e prodotti di trasformazione) in 625 campioni ambientali (201 di suolo, 193 di colture, 20 di aria esterna, 115 di polvere indoor, 58 di acque superficiali e 38 di sedimenti). I campioni sono stati raccolti durante la stagione di crescita del 2021, in 10 siti di studio, che coprono le principali colture europee e i sistemi di agricoltura convenzionale e biologica”.

I ricercatori hanno poi classificato il livello di pericolosità di queste sostanze, sviluppando un “indicatore per la definizione delle priorità dei pesticidi, che può supportare le decisioni politiche e le transizioni sostenibili nell’uso” degli stessi. Il risultato? “L’86% dei campioni presentava almeno un residuo al di sopra del rispettivo limite di rilevabilità. Sono stati trovati cento residui nel suolo, 112 nell’acqua, 99 nei sedimenti, 78 nelle colture, 76 nell’aria esterna e 197 nella polvere indoor“.

Scenari futuri e implicazioni per l’ambiente e la salute

Oltre il 40% dei pesticidi presenti nella polvere sono stati associati a effetti altamente tossici per la salute, con variazioni tra 25 e 121 e livelli tendenzialmente più elevati nelle abitazioni degli agricoltori. Paul Scheepers, professore del Radboud Institute for Biological and Environmental Sciences (RIBES), ha spiegato che molti studi epidemiologici dimostrano che le malattie sono associate a miscele di pesticidi, sostanze che entrano nelle nostre case attraverso le scarpe, ma anche attraverso animali domestici come gatti e cani. Senza dimenticare i vari prodotti di consumo che acquistiamo abitualmente.

Il professor Scheepers ha affermato che le disposizioni e autorizzazioni sull’uso di tali prodotti dovrebbero tenere conto della persistenza ambientale. Pensiamo ad esempio al caso dei Pfas, che non si degradano nell’ambiente e sono utilizzati in un’ampia gamma di prodotti di consumo e processi industriali. “Prodotti come il DDT, che sono stati vietati da molto tempo, sono così persistenti che si accumulano nell’ambiente, quindi sono in continua circolazione… Ora abbiamo anche il problema dei Pfas, che è esattamente una ripetizione di ciò”, ha spiegato.

“Abbiamo individuato incertezze e lacune nei dati che dovrebbero essere affrontate, nonché le implicazioni politiche a livello di stato di approvazione UE. Il nostro indicatore di recente introduzione può aiutare a identificare le aree prioritarie di ricerca e fungere da riferimento per gli scenari mirati definiti negli obiettivi di riduzione dei pesticidi ‘Dal produttore al consumatore'”, si legge ancora nello studio.

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