Abbiamo scoperto qualcosa di inquietante sugli antichi sacrifici umani in Perù
Le abitudini relative ai sacrifici umani in Perù assumono nuovi contorni: una nuova scoperta rivela che a essere sacrificati erano anche giovanissimi appartenenti a uno stesso nucleo familiare
Ci sono tanti aspetti che ancora ignoriamo del nostro passato e ci sono tante sfumature che, a oggi, ci sembrano incomprensibili. Buona parte degli aspetti più oscuri ha sicuramente a che fare con i sacrifici umani, gesti attualmente considerati inaccettabili ma che, nell’antichità, facevano parte di molti riti religiosi: proprio su questi macabri rituali studiosi e archeologi stanno collezionando informazioni che restituiscono un quadro decisamente più completo.
Più completo, però, non significa rassicurante: quanto scoperto in Perù, per esempio, dimostra che alla base di molti gesti estremi si trovano delle pratiche cerimoniali complesse, che hanno a che fare anche con i legami di parentela, con il sangue e con le linee di discendenza.
La Dama di Cao e le altre sepolture
Il nuovo studio è partito da un approfondimento sulla Dama di Cao, mummia di un’importantissima donna che aveva di certo ruoli di comando all’interno dell’antica cultura andina Moche. La Dama di Cao è stata scoperta nel 2006 e la ricchezza della sua sepoltura ha lasciato di stucco i ricercatori. Le sorprese però non erano finite, perché la tomba della donna non era l’unica presente nel sito archeologico di El Brujo: c’era un intero gruppo funerario, composto da sei persone posizionate in quattro tombe.
Gli studi all’inizio si sono concentrati sulla Dama, ma negli ultimi anni l’attenzione si è spostata sui suoi “compagni di viaggio”. Si trattava di sei mummie di sesso maschile, quattro adulti e due adolescenti. I quattro adulti erano certamente persone influenti, morte in età adulta, che avevano rivestito ruoli di spicco nella società Moche. I due giovani, invece, erano stati all’inizio considerati come offerte sacrificali per accompagnare la morte della Dama, dato che mostravano segni di strangolamento.
Le nuove scoperte in Perù
Fin qui, niente di strano: moltissimi sacrifici umani legati alla morte di figure particolarmente importanti nelle antiche culture nord e sudamericane comprendevano inquietanti rituali che prevedevano la morte di ragazze, ragazzi e persino bambini e bambine, considerati i più adatti per guidare i defunti nel buio dell’oltretomba. A fare la differenza, come rivela lo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, è il legame di parentela che legava i giovani alla Dama.
A voler essere ancora più precisi, in realtà, tutti gli uomini presenti nella sepoltura della Dama di Cao sono suoi parenti. Stando agli studi genetici, i quattro adulti erano i suoi due fratelli, il padre e addirittura il nonno della donna, morto circa 40 anni prima. E gli adolescenti? A quanto pare erano entrambi suoi nipoti. Ciò suggerisce che in famiglie di rango elevato si preferisse sacrificare persone con un legame di sangue e che la parentela fosse fondamentale per trasmettere i concetti di status e autorità.
Misteri e nuovi interrogativi
Ciò che non è ancora chiaro è se gli adolescenti strangolati si siano sacrificati volontariamente o se siano stati costretti a farlo. Gli studiosi stanno inoltre cercando di capire se l’intento del loro sacrificio fosse differente: si presume infatti che uno degli uomini sepolti con la Dama fosse il padre di uno degli adolescenti, dunque è probabile che sia stato sacrificato per “accompagnare” proprio lui, mentre l’altro avrebbe avuto il compito di guidare la donna.
Al momento non è possibile sapere di più, per diverse ragioni: in primis devono ancora essere condotti degli studi sui resti e poi, purtroppo, è da tenere in considerazione il fatto che i Moche non hanno lasciato alcuna testimonianza scritta. Certo, ci sono sufficienti prove iconografiche e archeologiche che suggeriscono che questo popolo praticasse sacrifici umani, ma non sono ancora chiarissime le modalità. Di sicuro, la scoperta apre nuove prospettive sul loro mondo sociale, sui loro costumi, sulle loro pratiche funerarie e sul ruolo della parentela.