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SCIENZA

Scoperta nuova specie animale in Italia: le prime immagini

Nel Gran Sasso un gruppo di ricercatori universitari italiani ha scoperto una pulce del ghiacciaio, insetto mai individuato prima

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E allora devi a lungo cantare per farti perdonare: secondo Angelo Branduardi è questo il rimedio per ottenere la clemenza dalla pulce d’acqua, ma cosa dovremmo fare per farci invece perdonare dalle pulci del ghiacciaio che sono state scoperte per la prima volta in grave ritardo? Si tratta di una nuova specie animale che è stata trovata in Italia, per la precisione nel ghiacciaio del Calderone. Quest’ultimo si trova nel Parco Nazionale del Gran Sasso, in Abruzzo, e c’è uno studio molto approfondito sul suo conto. La scoperta è merito dei ricercatori di due atenei nostrani, l’Università Statale di Milano e quella dell’Aquila.

Inoltre, la sensazionale novità è stata pubblicata con dovizia di particolari all’interno della rivista scientifica European Journal of Taxonomy. La specie animale in questione non è altro che una pulce che appartiene alla famiglia dei collemboli. Il nome che si è meritata fa riferimento al luogo della scoperta, vale a dire Desoria Calderonis, segno che si tratta di una vera e propria esclusiva. La novità è importante e piena di prestigio, anche se c’è un dettaglio di non poco conto. Questo insetto, nonostante sia stato appena individuato, rischia già l’estinzione. Come è possibile? Gli studiosi che si sono presi giustamente il merito hanno aggiunto particolari interessanti.

Preoccupazioni per l’ambiente

Il team di ricercatori è stato guidato da Marco Caccianiga e Barbara Valle dell’università milanese, oltre che da Michele Di Misciano che fa riferimento all’ateneo abruzzese. Inoltre, sono stati coinvolti anche studiosi di Siena per arrivare a un risultato di grande rilievo. Grazie al Rifugio Fanchetti, il più in alto in assoluto tra quelli del Gran Sasso, la specie animale si è fatta conoscere per la prima volta. Il riscaldamento climatico sta facendo sciogliere il pezzo di ghiaccio in cui si trovava la pulce, il che fa capire quanto urgente sia la sua salvaguardia. La scoperta ha permesso inoltre di lanciare un allarme sull’ambiente e sui rischi dei prossimi anni.

Caratteristiche “fisiche”

L’analisi del Desoria Calderonis ha confermato la sua attribuzione morfologica: la lunghezza media del corpo è pari a 1,5 millimetri, mentre per quel che riguarda i colori, le tonalità tendono a variare dal viola al nero. Tra l’altro, gli esemplari più giovani sono quelli più chiari e dal colore che ricorda il blu in alcuni casi, un modo importante per distinguerli. Le antenne sono ben visibili nella foto che è stato possibile scattare, oltre a un pungiglione che è tipico di tutte le pulci in generale. Forse questa specie animale sarebbe rimasta nell’anonimato se non ci fosse stata l’emergenza climatica.

Nello studio delle due università italiane, infatti, si sottolinea l’evoluzione negativa di queste condizioni, con i ghiacciai del Gran Sasso che sono tra quelli a maggiore rischio scioglimento nel giro di poco tempo. La pulce appena scoperta sarà di sicuro una fondamentale “sentinella”, con la consapevolezza da parte dei ricercatori che presto fornirà altre informazioni utili su scala globale in merito agli ambienti ad alta quota. Come recita un vecchio proverbio toscano, chi ben dorme non sente le pulci, di conseguenza bisognerà tenere gli occhi un po’ più aperti in futuro.

Simone Ricci

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