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SCIENZA

Sulle Alpi la nuova scoperta: una specie dalle caratteristiche uniche

Una nuova e rara specie è stata rintracciata sulle Alpi francesi: ha caratteristiche davvero particolari ed è molto vulnerabile ai cambiamenti climatici.

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Una nuova e rara specie di Osminii (Osmia), ovvero una tribù di api della famiglia Megachilidae, è l’ultima scoperta avvenuta nel Parco Nazionale del Mercantour nelle Alpi francesi. Si tratta della specie Hoplitis onosmaevae, come spiegato nell’articolo pubblicato su Alpine Entomology, e presenta delle caratteristiche uniche. Ma no, non hanno a che vedere soltanto con l’aspetto, la morfologia e il comportamento di queste api: i ricercatori hanno trovato una vera particolarità nella loro distribuzione geografica.

Cosa sappiamo della nuova specie di api osmie

La nuova specie di api osmie, descritta nell’articolo pubblicato sulla rivista Alpine Entomology dal titolo A new osmiine bee with a spectacular geographic disjunction: Hoplitis (Hoplitis) onosmaevae sp. nov. (Hymenoptera, Anthophila, Megachilidae), mostra caratteristiche davvero uniche.

Le osmie sono formidabili api impollinatrici appartenenti alla famiglia delle Megachilidae, chiamate anche “api muratrici” per via della loro capacità di creare nidi servendosi di diversi materiali – vegetali, fango – e della propria saliva, che le aiuta a “cementare” tali costruzioni. Vengono chiamate anche api solitarie, perché non vivono in colonie né producono miele, sebbene raccolgano il polline dalle piante. In Europa finora erano state individuate due specie di osmie: da una parte le osmie cornute (Osmia cornuta) e dall’altra le osmie rufe (Osmia bicornis), usate in agricoltura come insetti impollinatori.

Uno dei primi punti su cui i ricercatori hanno posto l’accento è il particolare comportamento che riguarda la nidificazione nelle tane degli insetti nel legno morto, seguito dal modo in cui si nutrono. Presumibilmente questa nuova specie, chiamata Hoplitis onosmaevae, raccoglie unicamente il polline dai fiori delle Onosma L., un genere di piante della famiglia delle Boraginacee, servendosi di una lunga proboscide che nel tempo si è adattata in modo tale da facilitare questa importante operazione in questo tipo di fiori, dalla forma allungata e tubolare.

L’insolita distribuzione geografica di Hoplitis onosmaevae

Oltre alla particolare anatomia della proboscide, al modo in cui si nutre e costruisce i propri “nidi”, la Homplitis onosmaevae ha catturato l’attenzione dei ricercatori per via della sua insolita distribuzione geografica. In Europa si trova esclusivamente nel Parco Nazionale del Mercantour, nelle Alpi francesi, ma ne sono stati trovati esemplari anche a oltre 2.000 km di distanza: nelle regioni montuose della Turchia e in quelle dell’Iraq settentrionale.

Questa distribuzione così peculiare ha portato i ricercatori a ragionare sulle “implicazioni per la conservazione”, come riporta lo studio: “La specie probabilmente ha una nicchia ecologica molto ristretta, che la rende altamente suscettibile ai futuri cambiamenti nei suoi habitat, dovuti ad esempio a cambiamenti nelle pratiche agricole o al cambiamento climatico“.

“La considerazione delle poche popolazioni conosciute di questa specie in Francia è molto importante nel campo della conservazione – ha affermato l’autore principale della ricerca, Matthieu Aubert, entomologo e membro dell’associazione Observatoire des Abeilles -. Questo studio evidenzia l’incredibile diversità delle api selvatiche e che abbiamo ancora molto da imparare dal nostro ambiente, anche nell’Europa occidentale”. Per garantire la sopravvivenza di Hoplitis onosmaevae nelle Alpi è necessario, dunque, attuare dei piani di conservazione che tenga conto della sua alta vulnerabilità ai cambiamenti.

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