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Hanno visto e seguito una scia infuocata: porta al "pianeta infernale"

Un nuovo strumento ha permesso agli scienziati di seguire la scia infuocata del "pianeta infernale" e di scoprire molti dettagli in più sul suo conto.

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Scoperti nuovi dettagli sul pianeta infernale Fonte foto: ESA/Hubble

Nell’Universo, tra migliaia di pianeti distantissimi dal nostro, ce n’è uno davvero particolare: lo chiamano il “pianeta infernale”, perché orbita così vicino alla sua stella da essere un unico oceano di lava. Scoperto qualche anno fa, oggi abbiamo potuto analizzarlo più a fondo grazie ad una nuova strumentazione messa a punto dalla Yale University. E così siamo riusciti a seguire la sua scia infuocata attorno al suo Sole.

Cos’è il “pianeta infernale” e dove si trova

A distanza di oltre 40 anni luce dalla Terra, gli scienziati hanno trovato un esopianeta che presenta caratteristiche molto particolari. Si chiama 55 Cancri e (abbreviato in 55 Cnc e), ha un diametro doppio e una massa di circa 8,63 volte superiore a quelli del nostro pianeta ed è stata una delle prime super-Terre ad essere identificate. Il sistema planetario cui appartiene orbita attorno ad una stella simile al nostro Sole, chiamata 55 Cancri A (abbreviato in 55 Cnc). La scoperta è avvenuta nel 2004, ma all’epoca non avevamo strumenti così avanzati da permetterci di analizzare a fondo il pianeta.

Sapevamo comunque che stava orbitando così vicino alla sua stella da essere considerato un vero e proprio “pianeta infernale”: gli scienziati ritengono che la sua superficie sia ricoperta di lava liquida, dal momento che le temperature – rilevate grazie alla mappatura a infrarossi ottenuta dal telescopio spaziale Spitzer – raggiungono i 2.300°C nell’area esposta al suo Sole. Un’altra possibilità è che si tratti di un pianeta solido interamente costituito di carbonio, un elemento che ha un elevatissimo punto di fusione (quasi 3.500°C). In ogni caso, la sua attività geologica è davvero estrema e potrebbe celare una vera e propria miniera di diamanti.

Proprio data la sua vicinanza con la stella 55 Cnc, si riteneva che il pianeta avesse un’orbita di poco meno di 3 giorni. Ma solo di recente, grazie all’impegno della professoressa di astronomia Debra Fischer della Yale University, abbiamo scoperto l’orbita esatta di 55 Cnc e, che è decisamente più breve di quanto previsto. Per individuarla, gli scienziati hanno dovuto seguire la scia infuocata del pianeta, che questi si lascia alle spalle ruotando attorno al suo Sole ad una distanza così ravvicinata.

Così gli scienziati hanno seguito la scia infuocata

La dottoressa Fischer ha lavorato a lungo per sviluppare uno strumento all’avanguardia, ora ospitato presso il Lowell Discovery Telescope dell’Osservatorio Lowell, in Arizona. Si tratta di EXPRES, l’EXtreme PREcision Spectrometer, che è riuscito a catturare misurazioni ultra precise della luce stellare proveniente da 55 Cnc: gli scienziati le hanno poi utilizzate per determinare con precisione l’orbita del “pianeta infernale”.

“Mentre la Terra completa un’orbita attorno al nostro Sole in 365 giorni, il pianeta studiato orbita una volta ogni 17,5 ore” – ha affermato Debra Fischer, nelle conclusioni del suo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Astronomy. Inoltre, analizzando le variazioni di luce, gli esperti sono riusciti a ricostruire anche la direzione verso cui 55 Cnc e ruota: lo fa attorno alla sua stella in corrispondenza dell’equatore, a differenza degli altri pianeti del suo stesso sistema, che hanno percorsi orbitali molto diversi.

Seguire la scia infuocata del “pianeta infernale” ha infine permesso di scoprire qualcosa sul passato di questa super-Terra. Secondo gli scienziati, è possibile infatti che 55 Cnc e si sia formato molto più lontano dalla sua stella, per poi precipitare in tempi successivi nella sua orbita attuale. “Quel viaggio avrebbe potuto cacciare il pianeta fuori dal piano equatoriale della stella, ma questo risultato mostra che ha tenuto duro” – ha dichiarato la dottoressa Fischer.