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Spazio, i buchi neri non solo uccidono le stelle: le fanno anche nascere

Un buco nero piccolo rilascia materiale lentamente e permette la formazione stellare: le stelle possono anche nascere grazie a un buco nero

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Spazio, i buchi neri non solo uccidono le stelle: le fanno anche nascere Fonte foto: iStock

Siamo abituati a immaginare i buchi neri come stadio finale della vita di una stella, che risucchia tutto quello che lo circonda – compresa la luce. Ma potrebbe non essere tutto qui: nuove teorie e analisi dimostrano che i buchi neri hanno anche ruolo di creatori, e non solo di distruttori.

Le osservazioni di Hubble

La scoperta è arrivata grazie a Hubble, il telescopio spaziale della NASA, che come spesso accade rivoluziona quello che sappiamo dello spazio. Mentre stava osservando Henize 2-10, una galassia nana starburst (cioè una galassia in cui la nascita delle stelle avviene in modo molto violento), Hubble si è accorto di una sorta di “cordone ombelicale” fatto di gas che si estende da un buco nero al centro della galassia a una nursery stellare, cioè un punto della galassia dove nascono più stelle, a 230 anni luce di distanza.

La galassia Henize 2-10 si trova a 30 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione di Pyxis. Come abbiamo detto è una costellazione nana, contiene circa un decimo delle stelle che ci sono nella Via Lattea. Le grandi galassie di solito hanno un buco nero supermassiccio al loro centro: è possibile che questo succeda anche in quelle più piccole?

I buchi neri aiutano a far nascere le stelle

Perché una stella possa nascere, ha bisogno di una densa nube di gas e polvere che le dia una sorta di “nutrimento”. Nel caso di Henize 2-10, il flusso di gas proveniente dal buco nero ha interagito con la nube, innescando una sorta di esplosione che ha permesso la formazione di un ammasso di stelle.

Il flusso di gas dal buco nero si stava muovendo a circa un milione e mezzo di chilometri orari quando ha sbattuto contro la densa nube di gas e poi si è diffuso. Lungo il percorso compiuto dal flusso di gas, Hubble ha osservato nuovi ammassi di stelle fiorire in grandi quantità.

“Fin dall’inizio sapevo che qualcosa di insolito e speciale stava accadendo in Henize 2-10”, spiega Amy Reines, autrice dello studio e docente di fisica all’Università del Montana. “Ora Hubble ha fornito un’immagine molto chiara della connessione tra il buco nero e una regione di formazione stellare vicina”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

Si tratta di un raro caso di un buco nero che aiuta le stelle a formarsi, invece di farle a pezzi. Nelle grandi galassie di solito succede l’opposto di quello che è successo per Henize 2-10: i buchi neri sparano flussi di materiale caldissimo quasi alla velocità della luce, che riscaldano eccessivamente tutte le nubi di gas che avrebbero potuto essere una nursery di stelle.

In questo caso, le piccole dimensioni della galassia nana Henize 2-10 e del suo buco nero non supermassiccio hanno aiutato: il materiale sta venendo rilasciato dal buco nero a una velocità molto più lenta e meno esplosiva, creando le giuste condizioni per la nascita delle stelle.

In futuro, lo studio di altre galassie nane potrà aiutare gli scienziati a scoprire come i buchi neri supermassicci sono comparsi all’inizio della storia dell’universo.