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SCIENZA

Un tesoro di inestimabile valore è stato trovato sottoterra: la scoperta

Sotto il cantiere di un'autostrada è stata trovata la tomba di una donna nobile, sepolta con il suo enorme tesoro, anomalo per la regione del ritrovamento

Gli strumenti migliori che abbiamo per capire da dove veniamo e come erano le popolazioni che ci hanno preceduti migliaia di anni fa di solito giacciono sottoterra, nascosti da millenni di evoluzione e smottamenti.

Sono resti, vecchie tombe e oggetti, a cui lavorano gli archeologi ma che spesso vengono ritrovati per caso: come è recentemente successo in Romania.

Un tesoro inestimabile in Romania

Siamo in Europa orientale, in particolare a Oradea, città nel nord-ovest della Romania. In uno dei cantieri scavati per collegare la città all’autostrada A3, alcuni operai hanno trovato una tomba preistorica con un tesoro dal valore inestimabile.

Una scoperta simile era stata fatta in Slovacchia, sotto le fondamenta di un asilo nido: anche in questo caso era una tomba, ma se in Slovacchia era stato trovato qualche gioiello, in Romania il tesoro è di un altro livello.

Quel tratto di cantiere è stato infatti preso in gestione da un team di archeologi romeni e ungheresi, che hanno trovato 169 anelli d’oro, alcuni ad adornare i capelli della persona defunta, ma anche un braccialetto di rame a spirale e circa 800 perline di madreperla.

In base a questo tesoro e agli studi fatti sulla dentatura e sulla statura della persona defunta, gli archeologi hanno stimato che si trattasse di una donna di rango elevato, una nobile di allora.

Per il momento solo una piccola parte del tesoro trovato a Oradea è stato esposto al pubblico e ai giornalisti: la gran parte infatti è stata inviata in laboratorio per una datazione al carbonio-14. Sui resti verranno condotti anche test di campionamento del DNA e altri studi antropologici. “Gli anelli d’oro sono attualmente in fase di pulitura in laboratorio e pesano oltre 200 grammi. Si tratta di oro alluvionale, ottenuto dalla sabbia tramite lavaggio, che è il processo che veniva utilizzato in epoca preistorica” ha spiegato  Calin Ghermis, l’archeologo coordinatore dello studio.

Una cultura scomparsa

Secondo un comunicato dell’amministrazione del museo Tarii Crisurilor, di Oradea, la donna apparterrebbe alla cultura Tiszapolgar, tipica dell’Europa orientale tra il 4500 e il 4000 a.C.

Il periodo è quello eneolitico, cioè quello di transizione tra l’età della pietra e quella del bronzo. I Tiszapolgar vivevano nelle pianure ungheresi, ma anche al confine tra Serbia e Romania e poi fino alla Transilvania e a sud di Leopoli, in Ucraina.

Sappiamo poco della cultura Tiszapolgar: ma possiamo dire con certezza che una delle loro usanze, comune in realtà a molte popolazioni antiche, era quella di seppellire gli uomini con le loro armi. Anche grazie a questo gli archeologi hanno confermato che la persona nella tomba a Oradea era una donna: speriamo che adesso possa aiutarci a saperne di più della popolazione di cui era figura di rilievo come sta succedendo in Cina, dove una tomba piena di oggetti potrà rivelarci i segreti di una civiltà misteriosa.

Gli archeologi che si sono occupati del ritrovamento spiegano che si tratta di una scoperta davvero sorprendente, proprio per la sua ricchezza: in tutti gli scavi finora condotti nel bacino dei Carpazi, la regione circostante, erano infatti stati trovati solo 150 oggetti d’oro. Nella tomba di Oradea ci sono 169 anelli di questo materiale, che nell’eneolitico era appena stato scoperto: la persona sepolta doveva essere, quindi, davvero importante per la sua tribù.