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Addio Windows se il computer ha queste CPU

Dal codice della betta del prossimo Windows 11 24H2 emerge una brutta notizia per chi ha un computer particolarmente datato: alcune CPU non potranno eseguire il sistema operativo

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Brutte notizie per chi ha un vecchio computer che vorrebbe continuare a usare con Microsoft Windows, tenendo il sistema aggiornato all’ultima versione. Alcuni beta tester di Windows hanno trovato alcune righe di codice all’interno della beta 25905 di Windows 11 24H2 (la cui versione definitiva sarà rilasciata nella seconda metà del 2024), in cui c’è una chiarissima indicazione sui requisiti tecnici della prossima versione del sistema operativo di Microsoft.

Il prossimo update alla versione 24H2, infatti, potrebbe tagliare fuori moltissimi computer che, nonostante fossero in grado di utilizzare Windows 11 fino a questo momento, non potranno eseguire la nuova versione del sistema operativo.

Pur avendo rimandato l’uscita di Windows 12, quindi, il colosso di Redmond continua a spianare la strada al futuro, iniziando già da adesso a tagliare i rami secchi e iniziando a tracciare con precisione le specifiche tecniche (che saranno piuttosto severe) necessarie per accogliere il prossimo sistema operativo.

Windows 11, le CPU non più compatibili

Stando a quanto scoperto all’interno del codice, a non avere più accesso all’ultima release di Windows 11 saranno le CPU senza istruzione POPCNT (population count) che, volendo semplificare la cosa, viene utilizzata nei computer per contare il numero di bit impostati all’interno di un dato numero binario.

L’istruzione POPCNT è diventata di uso comune sui processori a metà degli anni 2000, con i primi chip Intel Core i7 con architettura Nehalem arrivati sul mercato nel 2008 seguiti dai prodotti a marchio AMD nel 2011. Quindi, in poche parole, dal prossimo update tutti i PC che hanno più di 15 anni non potranno più essere aggiornati e dovranno accontentarsi di utilizzare la release precedente del sistema operativo, restando a Windows 11 23H2.

A onor del vero le CPU che non hanno il supporto all’istruzione POPCNT erano già state escluse da Microsoft dalla lista dei device compatibili con l’ultima versione di Windows. Tuttavia, molti utenti erano riusciti a bypassare la cosa utilizzato degli escamotage e, seppur con qualche difficoltà, erano riusciti a utilizzare Windows 11.

Con Windows 24H2, però, la presenza di POPCNT verrà verificata direttamente in fase di avvio del sistema operativo, quindi non sarà più possibile aggirare questo requisito con le CPU più datate.

Ovviamente tutti gli utenti che hanno computer più moderni non hanno nulla da temere e riceveranno il loro update come sempre non appena disponibile, verosimilmente il prossimo autunno.

Cosa sappiamo del nuovo update

Windows 11 24H2 porterà molte funzionalità piuttosto interessanti, tra cui molte legate all’intelligenza artificiale. Tra queste, secondo le indiscrezioni apparse in rete, la prossima versione del sistema operativo porterà nelle mani degli utenti una tecnologia di upscaling integrata (basata ovviamente sull’AI) che dovrebbe essere chiamata Super Resolution.

Le informazioni disponibili sono ancora piuttosto vaghe ma, stando a quanto pubblicato da diversi insider, questa funzione potrebbe influire notevolmente sulle prestazioni grafiche dei giochi a prescindere da quale GPU viene utilizzata.