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Tutti conosciamo l'aloe, ma forse si può usare diversamente: la scoperta

Sono ben note le proprietà benefiche del gel di aloe vera, ma le bucce non sono da meno: un nuovo studio spiega come potremmo usarle anziché gettarle via.

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L’aloe vera (Aloe barbadensis) è una pianta dalle mille proprietà benefiche, utilizzata da migliaia di anni come rimedio naturale per curare i disturbi della pelle, favorire la salute dell’apparato digerente e persino come cicatrizzante per ferite e lesioni, specialmente sotto forma di gel. Per quanto riguarda le bucce, invece, è noto che vengano considerati dei prodotti di scarto quindi senza un particolare impiego. Ma se proprio queste si potessero usare in un modo molto specifico nonché utilissimo? Un nuovo studio ha scoperto qualcosa di eccezionale.

Bucce di aloe vera, la nuova scoperta che cambia tutto

Un team di ricercatori guidati dal dottor Debasish Bandyopadhyay ha scoperto qualcosa di inedito sulle bucce di Aloe barbadensis, comunemente chiamata aloe vera. Finora sono state considerate dei prodotti di scarto, preferendo il gel che ne viene estratto di cui sono ben note le proprietà curative. Nello studio che sarà presentato al prossimo meeting autunnale della American Chemical Society il team spiega che, al contrario di quanto si pensi, le bucce di questa pianta potrebbero essere molto utili come insetticida.

I ricercatori impegnati nel progetto hanno scoperto che negli estratti delle bucce di aloe vera sono presenti diversi composti bioattivi che dissuadono naturalmente gli insetti. Il dottor Bandyopadhyay si è interessato per la prima volta al potenziale uso delle scorze di aloe come insetticida quando insieme a un collega visitarono un centro locale di produzione di questa pianta, dove notò che gli insetti ne avevano lasciato intatte le foglie, mentre attaccavano indisturbati quelle delle altre piante circostanti. Così ha chiesto all’amministratore delegato dell’azienda se potesse portare queste scorze “di scarto” al suo laboratorio e da quel momento ha approfondito la questione.

Per studiare le potenziali proprietà insetticide delle bucce di aloe vera, il team di ricerca dell’Università del Texas Rio Grande Valley ha dapprima essiccato le bucce in un luogo buio e a temperatura ambiente mediante insufflazione di aria, poi hanno prodotto vari estratti da queste bucce utilizzando esano, diclorometano (DCM), metanolo e acqua. L’estratto di DCM, in particolare, è stato profilato chimicamente utilizzando la cromatografia liquida-spettrometria di massa ad alte prestazioni, tecnica che ha consentito ai ricercatori di identificarne i composti.

Grazie ai dati raccolti, hanno identificato oltre 20 composti molti dei quali con proprietà antibatteriche e antimicotiche ma tra questi ce n0erano sei – octacosanolo, subenniatina B, dinoterb, arjungenin, nonadecanone e acido quillaico – noti per avere proprietà insetticide e, non meno importante, assolutamente non tossici.

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Riciclare le bucce di aloe vera come insetticida naturale

Attualmente, su scala industriale più ampia, le bucce di aloe vengono trattate come rifiuti agricoli e sono utilizzate per creare biomassa, cosa che può aiutare a migliorare la qualità del suolo nelle aziende che producono aloe. Il principale svantaggio di questo approccio è, però, che i rifiuti agricoli in decomposizione possono rilasciare metano e altri gas serra nell’atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico globale.

A partire da questo scenario, Bandyopadhyay ha deciso di esplorare la possibilità di riciclare queste bucce per sviluppare un pesticida naturale, che da solo potrebbe aiutare gli agricoltori nelle aree in cui gli insetti possono rappresentare una grave minaccia per i raccolti come le regioni dell’Africa, le regioni tropicali e subtropicali delle Americhe e i campi di mais e miglio in India. La nuova applicazione come pesticida potrebbe anche fornire un’alternativa ecologica per lo smaltimento delle bucce e creare ulteriori flussi di entrate per i produttori di aloe vera.

“L’obiettivo è riciclare questi rifiuti in modo significativo, rendendo la produzione di aloe più verde e più sostenibile“, ha affermato il dottor Bandyopadhyay.

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