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iphone 13 Fonte foto: Yalcin Sonat / Shutterstock
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Apple abbandona Qualcomm: modem fatti in casa dal 2023

Apple e Qualcomm si separeranno definitivamente nel 2023, quando i modem 5G degli iPhone saranno progettati in casa e costruiti da TSMC

Si torna a parlare delle ruggini sui brevetti hanno originato nel 2017 un duro scontro legale tra Apple e Qualcomm, che si è concluso due anni più tardi con la prima obbligata a versare alla seconda oltre 4 miliardi di dollari. Il rapporto tra le due aziende, ormai incrinato, durerà due anni ancora, poi Apple progetterà a Cupertino i modem 5G da utilizzare negli iPhone.

Sulla vicenda dei modem 5G realizzati da Apple è tornato nelle ultime ore il quotidiano asiatico Nikkei, che ha fissato una data per l’addio di Apple a Qualcomm. Un rapporto più che complicato tra i due che si dice non proseguirà oltre il 2023, quando TSMC – il produttore che materialmente realizza i chip per Apple – sarà pronto a fornire alla Mela i primi modem 5G da “impiantare” negli iPhone. Apple da questa operazione otterrà dei vantaggi economici perché farà a meno di un fornitore, e avrà anche la libertà di progettare i modem come meglio crede, accrescendo così quell’alchimia tra hardware e software che è alla base delle prestazioni e del successo degli iPhone.

Sugli iPhone modem Apple dal 2023

Apple coltiva quindi l’ambizione di essere totalmente indipendente e da sempre progetta in casa i chip per gli iPhone e gli iPad. L’anno scorso si è “emancipata” da Intel per i chip per i Mac che adesso vengono progettati anch’essi in casa, e adesso vorrebbe liberarsi di Qualcomm, a cui la Mela si rivolge per i modem 5G degli iPhone in virtù di un accordo di fornitura siglato nel 2019.

Apple non potrà mai essere totalmente indipendente da terzi, banalmente perché non possiede delle fonderie all’interno delle quali costruire materialmente i chip, però l’addio a Qualcomm consentirebbe alla Mela una maggiore autonomia. Apple non produce alcun chip che alimenta i suoi dispositivi: li progetta, per affidarne poi la realizzazione materiale alle fonderie del suo partner principale, TSMC.

Lo stesso avverrebbe nel caso dei modem 5G degli iPhone, che sarebbero progettati non da Qualcomm come avviene dal 2019 ma dagli uomini di base a Cupertino, e poi costruiti negli stabilimenti di TSMC. La decisione è pressoché ufficiale dal 2019, anno in cui mentre siglava un accordo di breve periodo con Qualcomm Apple acquisiva la divisione modem per smartphone di Intel, che aveva deciso di disimpegnarsi.

Adesso secondo le informazioni ottenute dal Nikkei Asia, la via dell’indipendenza di Apple da Qualcomm avrebbe anche una data: dal 2023 infatti si dice che TSMC produrrà con processo a 3 nanometri (quindi molto avanzato) i modem 5G progettati da Apple. Oltre a questi, Apple starebbe sviluppando anche componenti a radiofrequenza e onde millimetriche, oltre a un chip specifico per la gestione dell’alimentazione.

L’indiscrezione è avvalorata dalla rivelazione di Qualcomm di qualche giorno fa di avere in programma una riduzione della produzione a circa il 20% per quanto riguarda i modem commissionati da Apple, e la “variazione di ritmo” partirebbe proprio nel 2023.

La “guerra” dei brevetti

Apple e Qualcomm sono stati “obbligati” a trovarsi in affari. La Mela infatti, dopo il disimpegno di Intel nel segmento dei modem 5G per smartphone, non aveva altra scelta che rivolgersi al produttore americano, nonostante tra i due, ai tempi, non corresse buon sangue per via delle controversie legali sui brevetti che contemporaneamente avanzavano nei tribunali.

La “guerra” tra Apple e Qualcomm nasce nel 2017, quando Apple si rifiutò di pagare per le royalty sui brevetti essenziali detenuti da Qualcomm, la quale a sua volta portò la Mela in tribunale. La vicenda si è chiusa nel 2019 con un verdetto a favore del produttore americano di chip, a cui Apple versò oltre 4 miliardi di dollari. In quel momento Apple decise di continuare comunque a utilizzare modem di Qualcomm sugli iPhone ma anche che avrebbe investito per interrompere prima possibile ogni rapporto. Nel 2023, pare, che Apple completerà il disimpegno.