Gli astronauti bloccati nello Spazio tornano finalmente a casa: ecco quando è previsto il rientro
Gli astronauti bloccati nello Spazio tornano a casa dopo aver passato nove mesi in orbita a causa di vari imprevisti. La capsula Dragon che li riporterà sulla Terra è partita, ecco quando arriveranno.
Finalmente gli astronauti bloccati nello Spazio tornano a casa dopo quasi un anno passato in orbita, tra imprevisti e rinvii. Nella notte del 14 marzo è partita la capsula SpaceX Dragon che li riporterà sulla Terra.
Il ritorno degli astronauti bloccati nello Spazio
Dopo un’attesa di nove mesi nello spazio, e una serie di rinvii, gli astronauti statunitensi Butch Wilmore e Suni Williams si preparano finalmente a rientrare sulla Terra. Il loro ritorno, previsto per la prossima settimana – cioè tra il 20 e il 21 marzo salvo variazioni dovute a diversi fattori, tra cui le condizioni meteorologiche – avverrà grazie alla capsula SpaceX Dragon, la cui partenza è avvenuta poche ore fa con successo.
La missione dei due astronauti, che inizialmente avrebbe dovuto durare appena otto giorni, si è trasformata in un’odissea spaziale molto più lunga del previsto. La causa del prolungamento è stata una serie di problemi di sicurezza riscontrati sulla capsula Boeing Starliner, il mezzo originariamente destinato a riportarli a casa. Di conseguenza, Wilmore e Williams sono stati integrati nell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), assumendo ruoli attivi nella gestione delle operazioni a bordo.
Gli esperti del settore hanno sottolineato che la situazione, sebbene insolita, non era in alcun modo disperata. Secondo Jan Wörner, ex direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), un astronauta non può essere considerato bloccato nello Spazio finché esiste la prospettiva di un ritorno sicuro: «Al contrario, è più frustrante per chi resta a Terra desiderando partire senza avere l’opportunità di farlo», ha spiegato.
Gli astronauti, notoriamente addestrati alla tenacia e alla flessibilità, hanno vissuto l’esperienza con spirito di adattamento. Williams, in particolare, ha assunto il ruolo di comandante della stazione lo scorso settembre, confermando il pieno coinvolgimento nella missione. Per permettere il loro ritorno, due membri dell’equipaggio in rotazione sono stati lasciati a Terra e i sedili personalizzati per Wilmore e Williams installati nella capsula Dragon, che attendeva attraccata alla ISS dal mese di settembre.
ISS: arrivano i nuovi membri dell’equipaggio
Nonostante il clamore mediatico, Wilmore ha cercato di ridimensionare la narrazione sulla loro presunta “prigionia spaziale”: «Capisco che venga descritto in questo modo, ma non ci siamo mai sentiti bloccati, abbandonati o intrappolati», ha dichiarato recentemente in un’intervista. L’ex amministratrice della NASA, Lori Garver, ha affermato che gli astronauti sono più felici quando si trovano nello Spazio, anche se ovviamente sentono la mancanza delle loro famiglie e delle loro abitudini quotidiane.
L’intero episodio ha messo in evidenza la forte dipendenza della NASA da SpaceX per i voli con umani nello Spazio e ha inflitto un duro colpo alla reputazione di Boeing nel settore aerospaziale. Il fallimento della Starliner nel riportare gli astronauti a casa ha evidenziato la necessità di avere più fornitori affidabili per il trasporto spaziale.
Nel frattempo, la NASA ha dovuto affrontare un nuovo ostacolo: l’ultimo rinvio del lancio è stato causato da un problema tecnico legato al sistema idraulico che controlla uno dei due morsetti necessari a bloccare il razzo sulla rampa di lancio. «Si è trattato di un problema legato alla piattaforma di lancio, non al razzo o alla capsula», ha rassicurato un portavoce della NASA, sottolineando che l’agenzia ha lavorato alacremente per risolvere la questione in modo rapido.
La capsula Dragon è partita portando con sé quattro nuovi membri dell’equipaggio: le astronaute NASA Nichole Ayers e Anne McClain, il giapponese Takuya Onishi e il cosmonauta russo Kirill Peskov. Dopo alcuni giorni di adattamento alla microgravità della ISS, Wilmore, Williams e gli attuali occupanti della stazione faranno finalmente rientro sulla Terra, ponendo fine a una missione che, pur avendo superato ogni previsione iniziale, ha comunque rappresentato un’importante esperienza scientifica e umana per l’intero equipaggio.