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In Brasile è stata avvistata la tartaruga più grande al mondo

È "apparsa" in Brasile, lasciando di stucco chi l'ha avvistata: è una Dermochelys coriacea, probabilmente la più grande mai vista

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Ecco la tartaruga più grande del mondo Fonte foto: iStock

Se da una parte continuano a succedersi notizie piuttosto drammatiche sulle specie presenti sulla Terra, dall’altra non mancano momenti di profondo stupore, con avvistamenti mozzafiato. L’ultimo in ordine di tempo è quello della tartaruga più grande al mondo, avvenuto pochissimi giorni fa. La tartaruga, in perfetta salute, è stata avvistata al largo, lontana dalle coste.

L’avvistamento

La notizia dell’avvistamento viene dal Brasile: durante una gita in barca, un uomo si è trovato davanti proprio la Dermochelys coriacea (nota anche come tartaruga liuto). Almeno apparentemente si tratta davvero della tartaruga vivente di questa specie che ha battuto ogni record precedente, ma sono ancora in corso accertamenti sulle sue misure. I dati sono stati raccolti dall’uomo che l’ha vista, che è riuscito anche a immergersi avvicinandosi all’esemplare.

La tartaruga era quasi in superficie ed è rimasta in posizione per qualche minuto prima di immergersi nuovamente. Questa specie di rettile marino è fra i nuotatori più potenti e veloci (fino a 100 metri in pochi secondi), ma occorre sempre avvicinarsi con cautela: è molto vivace e se molestata può anche divenire aggressiva.

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Le tartarughe più grandi del mondo

Gli esemplari di Dermochelys coriacea sono da sempre le tartarughe più grandi che esistano sul pianeta Terra. Riconoscerle non è difficile: gli esemplari adulti possono superare i due metri di lunghezza del carapace e il loro peso si aggira fra i 400 e i 450 chili. Queste però sono “solo” le misure standard, perché fino al rilevamento attuale la tartaruga liuto più grande rinvenuta presentava una curva del carapace lunga ben 256,5 cm e un peso di 1000 Kg.

Queste tartarughe sono le uniche prive di guscio corneo: il loro carapace è formato da piccole placche ossee disposte a mosaico, che sono però ricoperte da uno spesso strato di pelle simile al cuoio, liscia e flessibile. Proprio per questa caratteristica, in inglese le Dermochelys coriacea vengono chiamate leatherback turtle, ovvero “tartarughe dal dorso di cuoio”.

Il loro colore va dal nero-blu al bruno scuro, con macchie chiare generalmente di piccole dimensioni. Anche il becco è diverso rispetto a quello delle altre tartarughe marine, perché non è ricoperto da uno strato spesso ed è dotato di cuspidi, perfette per alimentarsi di organismi gelatinosi come le meduse, di cui è ghiotta.

Una specie che rischia di estinguersi

Per quanto l’avvistamento sia stato senz’altro un momento splendido, è stato anche un’occasione per fare luce su quanto, a dispetto della sua possenza, la Dermochelys coriacea sia una specie estremamente delicata. Rientra infatti nella Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ed è classificata come VU, ovvero vulnerabile all’estinzione a livello globale.

Le principali minacce per la specie sono l’inquinamento delle acque marine, il riscaldamento globale (che interessa, naturalmente, anche gli oceani e altera gli ecosistemi) e il cambiamento climatico, ma anche il bycatch (la cattura non intenzionale da parte dei pescatori) e l’inquinamento luminoso delle spiagge. Per il momento il numero di  Dermochelys coriacea non è ancora eccessivamente preoccupante, ma sarebbe auspicabile un’azione coordinata a livello internazionale per eliminare ogni problema alla base.

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