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Bitcoin, la nuova truffa: basta un bug per diventare milionari

La nuova, ennesima truffa, sfrutta la voglia di guadagno facile e la fama dei Bitcoin: grazie ad un presunto bug nel tasso di cambio si diventa milionari

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Che quello dei Bitcoin, e delle criptovalute in generale, sia un terreno scivolosissimo e in cui si possono fare grandi affari, grandi perdite e anche grandi truffe, è ormai cosa nota un po’ a tutti. Anche chi non conosce come funzionano i Bitcoin, d’altronde, sa bene che il loro valore cambia in modo molto veloce e che per guadagnare con i Bitcoin è necessario controllare spesso il tasso di cambio.

Proprio sul tasso di cambio, però, si basa l’ultima truffa intercettata online da Kaspersky, la nota società di cybersicurezza russa che produce l’antivirus. Per la precisione, la truffa dei Bitcoin scoperta si basa su un (finto) bug del tasso di cambio, su un errore dovuto ad una (presunta) svista fatta dagli amministratori di un sito dove è possibile scambiare i Bitcoin con euro, dollari o altre criptovalute. In realtà, però, non c’è stata nessuna svista e, al contrario, è tutto una truffa ben orchestrata con tanto di canale YouTube a supporto e di finte recensioni, ovviamente tutte positive.

Bitcoin: truffa del bug nel tasso

La truffa scoperta da Kaspersky mira ad attirare le persone meno attente e più inclini a farsi attrarre dal guadagno facile e dalle notizie sensazionalistiche. Alla base di tutto c’è una finta piattaforma di trading, cioè un sito fake dove in teoria si comprano e vendono Bitcoin e altre monete virtuali ad un preciso tasso di cambio.

Il tasso di cambio di tutte le criptovalute cambia in modo velocissimo e anche di molto, persino nello stesso giorno, perché non c’è una borsa ufficiale statale che si occupa di scambiare Bitcoin e simili. E’ tutto in mano alle piattaforme private, quindi la prima cosa che si impara quando si inizia a frequentare questo mondo è che è normale che ci sia una piattaforma con un cambio un po’ più favorevole e una con un cambio un po’ meno favorevole.

Ma un po’, non molto. Ecco, dunque, dove scatta la truffa: offrire un cambio favorevolissimo per attrarre chi vuole investire i propri soldi “puzza troppo“, quindi si ricorre all’espediente del “bug“, cioè dell’errore. Errore che, di solito, consiste nel fatto che il tasso di cambio applicato dalla piattaforma è sbagliato perche manca il punto o la virgola.

Come funziona la truffa del tasso

Andiamo al dunque: se oggi il tasso di cambio normale tra Bitcoin ed Ethereum è di 13,81 basta un minuscolo errore di battitura per trasformarlo in 138,1. Se nel primo caso la piattaforma di trading ci offre 13 Ethereum per ogni Bitcoin che gli versiamo, nel secondo ce ne offre 138. Decisamente meglio, visto che quei 138 Ethereum valgono un sacco di euro.

Alla “svista” della piattaforma, quindi, corrisponderebbe un guadagno sensazionale per chi ne approfitta e, di conseguenza, bisogna fare in fretta. Ma, chiaramente, la piattaforma è falsa e invece di farci diventare ricchi senza lavorare non fa altro che prendere i nostri soldi e sparire nel nulla.

Kaspersky ne ha trovata una (ma non è certo la sola), che imita la famosissima piattaforma di trading Binance e che fa proprio questo giochetto del bug nel tasso di cambio. Poi è stato trovato anche un canale YouTube, con un solo video in cui si spiega come approfittare del fantomatico bug per diventare ricchi.

Infine, ci sono moltissimi commenti favorevoli al video, in cui centinaia di utenti fake affermano di averne approfittato e di averci guadagnato un sacco di soldi.

Come proteggersi dalla truffa del tasso di cambio

Come sempre, il primo modo per proteggersi da truffe del genere è arrendersi al fatto che, nella vita, nessuno ti regala niente: specialmente in un settore così “agguerrito” come quello delle criptovalute è impossibile che avvengano errori di questo tipo e che restino online per più di pochi minuti.

Poi è molto importante lo strumento che si usa per acquistare e vendere criptomoneta: è fondamentale usare solo le app ufficiali (scaricandole dal Play Store e dall’App Store) di piattaforme solide e conosciute. Un ottimo modo per selezionare queste piattaforme è che abbiano la licenza per operare come Crypto Service Provider.

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