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SICUREZZA INFORMATICA

Che cos'è il nuovo Scudo Informatico Europeo

L'UE fa fronte comune contro gli attacchi hacker: sta per nascere uno "scudo" internazionale, gestito però da aziende private

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Se un collettivo di hacker molto competenti e ben organizzati si mette in testa di violare le strutture informatiche di un ente pubblico sul suolo europeo, è molto probabile che ci riesca molto facilmente. E non importa se l’ente pubblico è il Comune di Acate o il Ministero degli Esteri tedesco: quasi certamente al suo interno non ci sono competenze sufficienti a gestire l’attacco e a mettere in campo le migliori risposte. Per questo la Commissione Europea ha presentato il Cyber Solidarity Act, che prevede al suo interno anche il “cybershield” europeo. Cioè lo Scudo Informatico Europeo.

Cos’è lo Scudo Informatico Europeo

Con Scudo Informatico Europeo l’UE intende una nuova struttura, una sorta di consorzio di aziende private specializzate in cybersecurity che si metteranno a disposizione del settore pubblico europeo per affrontare nel più breve tempo possibile l’attacco hacker.

Si parla quindi di preparare le ingenti risorse economiche necessarie a selezionare e mantenere operativi dei centri nazionali e internazionali, il cui compito sarà quello di reagire agli attacchi in modo ben più efficace di quanto il settore pubblico possa fare da solo.

Cecilia Bonefeld Dahl, direttrice di Digital Europe (organizzazione che rappresenta le aziende digitali private in Europa), è stata molto chiara e schietta in merito: “Non c’è alcuna possibilità che il settore pubblico possa farcela da solo. Non avranno mai accesso alle competenze che abbiamo noi. In questo campo i nostri interessi coincidono perfettamente: avere un cyberspazio sicuro e affrontare le minacce ibride in modo comune“.

Oltre un miliardo di fondi a disposizione

Lo Scudo Informatico Europeo costerà e anche parecchio, ma secondo la vice presidente della Commissione UE non è neanche detto che le risorse stanziate saranno sufficienti: “Non possono esserci risorse sufficienti pronte, perché non si sa quando si verificherà un attacco informatico“.

Al momento la cifra disponibile è pari a 1,1 miliardi di euro, in gran parte provenienti dall’Europa e in piccola parte dagli Stati Membri. Si vedrà nel tempo se sarà sufficiente o se dovrà essere aumentato il budget, e di quanto.

Quando arriva il Cybershield UE

Il nuovo cybershield è previsto dal Cyber Solidarity Act, che è un atto della Commissione Europea e che dovrà passare dall’approvazione del Parlamento Europeo e poi dei singoli Stati membri. L’obiettivo è quello di avere lo scudo in funzione già nel 2024 e, molto probabilmente, lo si raggiungerà.

Nessuno, in Europa, ha infatti interesse politico ad ostacolare questa iniziativa: la sicurezza informatica è un tema caldissimo ed è chiaro a tutti che oggi nessuno, nemmeno gli efficientissimi Stati del nord Europa, possono farcela da soli.

Ma la gestione comune della sicurezza informatica potrebbe far sorgere qualche dubbio per questioni diplomatiche e, tra le altre cose, i vari servizi segreti nazionali potrebbero storcere il naso nel caso di attacchi a strutture molto sensibili dell’amministrazione statale che vengono gestiti da società private localizzate in uno stato europeo diverso da quello dell’attacco.