I serpenti hanno colori UV invisibili all'occhio umano: la scoperta
Scoperti colori UV dei serpenti visibili solo ai loro simili e ad altri animali, ma non all'uomo, si tratta di un'incredibile strategia evolutiva
Quando pensiamo ai colori degli animali, ci affidiamo alla nostra percezione umana. E se potessimo vedere attraverso gli occhi di un uccello o di un rettile? Un recente studio sui colori dei serpenti ha svelato che molte specie possiedono tonalità nascoste ai nostri occhi, che appartengono allo spettro dei raggi ultravioletti (UV). Questa scoperta cambia radicalmente ciò che sappiamo sul mimetismo dei serpenti e sul loro rapporto con l’ambiente.
I colori UV dei serpenti: un mondo invisibile ai nostri occhi
Una ricerca condotta dall’Università del Michigan e pubblicata su Nature Communications ha analizzato oltre 110 specie di serpenti da diverse regioni del mondo. Attraverso una fotocamera con filtri speciali, gli scienziati hanno scoperto che i “serpenti ultravioletti” presentano colori e disegni completamente diversi da quelli che percepiamo normalmente osservandoli.
Queste particolari colorazioni non sono dovute alla fluorescenza, ma a veri e propri pattern riflettenti sotto la luce UV, come quella del sole. Mentre a noi appaiono con colori brillanti o uniformi, agli occhi di altri animali, come uccelli e rettili, possono risultare del tutto differenti. Se ne deduce, quindi, che anche la visione di un serpente può essere molto più articolata di quella umana: quest’ultima, infatti, non percepisce la luce con lunghezza d’onda inferiore ai 390 nanometri, mentre quella delle radiazioni ultraviolette parte da 100 nanometri.
Perché i serpenti hanno colori UV?
Gli esperti ritengono che questi colori abbiano un ruolo fondamentale per la sopravvivenza. Il mimetismo dei serpenti è essenziale per evitare i predatori e aumentare le probabilità di conservazione della specie.
In particolare, i serpenti arboricoli, spesso notturni, riflettono più luce UV: ciò permette loro di mimetizzarsi tra le foglie e i rami che a loro volta riflettono la luce ultravioletta. Tale sistema li rende meno visibili ai loro principali nemici, come i rapaci.
Ma c’è di più: alcune specie velenose sfruttano le lunghezze d’onda della radiazione ultravioletta per una doppia strategia evolutiva. Mentre per i mammiferi – come gli esseri umani – certi animali possono apparire vistosamente colorati come segnale di pericolo, per gli uccelli diventano quasi invisibili. Tutto ciò suggerisce che serpenti velenosi e colori UV siano strettamente collegati a un adattamento che permette di avvisare alcuni predatori e sfuggire ad altri.
Variazioni di colori UV nei serpenti
Un dato interessante emerso dallo studio è che non esistono differenze di colorazione UV tra maschi e femmine, un fatto insolito rispetto ad altri rettili come le lucertole, dove i maschi spesso sfoggiano colori vivaci per attrarre le femmine. Nel caso dei serpenti, l’evoluzione sembra aver privilegiato la sopravvivenza rispetto alla selezione sessuale.
Inoltre, all’interno della stessa specie, alcuni individui riflettono più luce UV rispetto ad altri. In particolare, i giovani tendono a mostrare una maggiore intensità di riflesso rispetto agli adulti, suggerendo che questa caratteristica possa avere un ruolo specifico nelle prime fasi della vita.
Un nuovo orizzonte nello studio dei colori invisibili degli animali
Fino ad oggi, lo studio dei colori negli animali è stato condizionato dalla nostra percezione visiva limitata. Ora, grazie alle nuove tecnologie, possiamo esplorare un mondo che era letteralmente invisibile ai nostri occhi.
Questa scoperta incredibile sui serpenti apre la strada a nuove indagini su come i colori UV influenzino il comportamento animale e l’evoluzione delle specie. Se diversi animali possiedono colori che noi non possiamo vedere, quali altri segreti potrebbero nascondere gli esseri viventi intorno a noi? Una cosa è certa: il regno animale continua a sorprendere con le sue incredibili strategie di adattamento e sopravvivenza.