Come scoprire chi traccia la nostra navigazione e come difendersi
I siti usano tracker per controllare la nostra esperienza online, mettendo in pericolo i nostri dati. Ecco le estensioni per fermarli
Tutti vogliono i nostri dati: le aziende si affidano al tracciamento della navigazione in rete per costruire campagne pubblicitarie ben profilate, le Big Tech vogliono le nostre informazioni per migliorare i loro servizi, gli enti governativi cercano di tenere sotto controllo ogni gesto sospetto, e i cybercriminali monitorano i nostri comportamenti per colpirci laddove più deboli. Come fare, allora, per proteggere la nostra privacy online ed evitare di essere colpiti da cyber attacchi?
Anzitutto, è necessario rispondere a queste domande: chi monitora la nostra esperienza di navigazione in rete? Perché lo fa? E come possiamo impedirglielo? Cerchiamo di rispondere con ordine.
Cosa sono i tracker?
I tracker sono strumenti utilizzati per monitorare l’attività degli utenti in rete. Grazie alla loro capacità di raccogliere un’ampia gamma di dati – come le pagine web visitate, le ricerche effettuate, il tempo trascorso su ciascuna pagina, le interazioni con i contenuti e altre informazioni utili -, possono essere utilizzati da aziende e organizzazioni di vario genere per ottimizzare la pubblicità mirata, migliorare l’esperienza degli utenti e analizzarne il comportamento. In alcuni casi, però, questi dati finiscono nelle mani sbagliate, e vengono utilizzati per mettere a segno cyber attacchi ai danni delle povere vittime.
Chiarito questo, senza entrare troppo nello specifico, ti forniamo qui qualche indicazione utile sui principali tipi di tracker:
- Cookie di terze parti, utilizzati per tracciare gli utenti su diversi siti web e creare profili di navigazione
- Pixel di tracciamento, inserito solitamente in una pagina web o un’email, permette di inviare al server proprietario informazioni utili sulla navigazione dell’utente – indirizzo IP dell’utente, browser utilizzato, tempo di visualizzazione –
- Script di tracciamento, frammenti di codice che raccolgono dati sugli utenti e sulle loro interazioni con una pagina web, quali movimenti del mouse, clic su un bottone, scroll della pagina e affini.
Quando il tracciamento della navigazione diventa pericoloso?
Sembra abbastanza chiaro che l’attività dei tracker non sia di per sè pericolosa per la privacy degli utenti – anche se può risultare invasiva, sia chiaro -. Quand’è, allora, che il tracciamento della navigazione diventa tanto pericoloso da costringerci a correre ai ripari? In linea di massima, quando tutti i dati raccolti dai tracker finiscono nelle mani dei malintenzionati. In questo caso, infatti, possono verificarsi episodi spiacevoli come furti di identità e frodi: conoscendo i siti web visitati più frequentemente da un utente, per esempio, i criminali possono utilizzare i dati di navigazione per mettere a punto cyber attacchi o distribuire malware.
Allo stesso modo, la violazione dei sistemi informatici delle aziende che raccolgono informazioni dal tracciamento della navigazione degli utenti può rivelarsi estremamente pericolosa per la privacy di questi ultimi. Se i cybercriminali riescono a mettere le mani sui dati sensibili degli utenti di un’azienda, allora possono utilizzarli tranquillamente per scopi illeciti: frodi finanziarie, accesso illecito agli account social e/o di posta elettronica, controllo da remoto dei loro dispositivi e molto altro ancora. Insomma, se finiscono nelle mani sbagliate, i dati sulle nostre abitudini di navigazione possono davvero farci male.
Come bloccare i tracker?
Chiariti i pericoli che si corrono nel caso in cui i dati di navigazione finiscano nelle mani sbagliate, cerchiamo allora di capire come evitare che questo succeda. Bloccare i tracker, quindi, è sicuramente un passo importante per proteggere la propria privacy. Ed ecco qualche consiglio utile per farlo al meglio.
- Utilizza browser con funzionalità di privacy avanzate, progettati per bloccare in automatico i tracker più noti e gli annunci pubblicitari più fastidiosi: Mozilla Firefox, Brave e Tor Browser sono solo alcune delle opzioni possibili
- Sfrutta le estensioni del browser per il blocco dei tracker: uBlock Origin, Privacy Badger, Ghostery e Adblock Plus sono alcune delle più note
- Utilizza motori di ricerca che non tracciano la navigazione degli utenti, come DuckDuckGo e StartPage
- Abilità la funzionalità di non tracciamento nel browser che utilizzi solitamente per navigare in rete
- Gestisci i cookie, scegliendo se bloccarli o eliminarli definitivamente ogni qual volta chiudi il browser
- Utilizza una VPN, una rete in grado di mascherare il tuo indirizzo IP, così da rendere più difficile per i tracker seguire le tue attività di navigazione.